Sabato 24 settembre l’arte, nel suo senso più lato, animerà i Campi Flegrei per tutta la giornata.
Alle ore 10.30, sulla riva destra del lago d’Averno, ci sarà la cerimonia di inaugurazione di Land Art Campi Flegrei: l’associazione Leaf vi invita a vivere un’esperienza artistica condivisa all’aria aperta in sintonia con la natura ed il paesaggio, intesa come momento e occasione di sperimentazione socio-culturale. Quaranta artisti con l’obiettivo comune di produrre paesaggi inediti e attivare un cambio di prospettiva che permetta alla comunità di guardare al di là e al di fuori dell’ordine-disordine prestabilito. L’iniziativa rivede i meccanismi che sottendono l’ideazione, la divulgazione e la realizzazione dell’opera d’arte con l’obiettivo di stimolare comportamenti civili in grado di produrre azioni, confronti, analisi, felicità. L’evento andrà avanti fino al calar del sole.
La sera, con inizio alle ore 20.00, ci sarà il Wavìnba Off, edizione straordinaria del festival di musica e sostenibilità, ospitata sempre dal parcheggio Green Shade, sito in via Lido Miliscola 54, a ingresso gratuito. A cura delle associazioni Re_Arch, in collaborazione con Sfera, l’evento è inserito nel cartellone dell’Efestoval, l’oramai blasonata rassegna teatrale che ha fortemente voluto un momento di spensieratezza da offrire al proprio pubblico.
Musica ma non solo. Il programma della serata partirà infatti con un momento dedicato al cinema su Napoli con proiezioni e frammenti dagli anni ’80 ai giorni nostri, a cura dell’associazione Imaginaria – Sentieri e visioni su Napoli.
I primi a salire sul palco saranno i Baluar, progetto cantautoriale dallo stile puro e circense, nato dalla passione di Gabriele Mancino, polistrumentista cangiante ed istrionico, e dalla sua capacità di cogliere sfumature di vita, trasformandole in pezzi, storie, musiche e dalla collaborazione con Giovanni Bouduin, chitarre e voce, Francesco Di Costanzo al sax alto, Giuseppe Dardano al basso e tastiere e Domenico Vallefuoco alla batteria .
Headliner della serata gli Araputo Zen che nascono fra le strade di Napoli, città ricca di stimoli e inevitabilmente fonte di grandi inspirazioni. Il quintetto formato da Dario De Luca e Valerio Middione alle chitarre, Alfredo Pumilia al violino, Bruno Belardi al contrabbasso e Pasquale Benincasa alla batteria, percussioni e vibrafono, propone un’irresistibile miscela musicale che racchiude al proprio interno diversi stili: si va dal tango alla musica balcanica passando per la musica classica il rock,la musica popolare e il jazz. Energia, grinta, creatività sono gli elementi chiave che determinano importanti sviluppi per il percorso artistico di questi giovani musicisti. Una ricerca incessante che ha portato ad una maturazione di uno stile ibrido, meticcio, eterodosso, artisticamente onnivoro. Numerose e variegate sono le influenze che possiamo rintracciare nel loro repertorio, eppure quel pizzico di magia tutta partenopea fa del loro sound un toccasana per lo spirito.
A chiudere la serata ci sarà un after-show di musica folk per ballare e divertirsi fino alle 02.00.
Oltre a stand di cibo e artigiani è sempre presente l’interesse e l’impegno verso la sostenibilità ambientale dell’evento, invitando le persone a riutilizzare il proprio bicchiere (con uno sconto sulla bevuta successiva), riutilizzando pallet e lattine per creare piccole aree relax, con l’intento di avere anche un impatto educativo sul pubblico.
Nei Campi Flegrei si sta dunque muovendo un qualcosa non solo al di sotto del suolo, l’arte e il voler stare bene, insieme, creando una rete di iniziative, sembrano aver intrapreso la giusta strada per riportare alla luce queste terre che ardono di passione.