Si chiamerà “Belvedere Maurizio Valenzi” uno dei luoghi più panoramici e suggestivi dei Campi Flegrei, alle pendici del Castello aragonese di Baia che oggi è sede del Museo archeologico. La scelta dell’amministrazione comunale di Bacoli è stata motivata dal ruolo che l’ex Sindaco di Napoli (dal 1975 al 1983) ebbe nel porre fine alle sofferenze vissute dai bambini nell’Orfanotrofio Militare del Castello di Baia. Fu la sua amministrazione comunale a deciderne la chiusura. Fin dagli anni 30, il Castello di Baia fu un luogo di orrori per i figli dei morti in guerra e di ragazze e ragazzi non riconosciuti dai genitori.
“A denunciarlo furono gli stessi bambini, con una lettera inviata al Sindaco Maurizio Valenzi – ha evidenziato il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione. “Ci sottopongono a metodi brutali. Ci picchiano. Viviamo tra i topi. Mangiamo solo brodino. Da un mese non ci laviamo”. Era il 14 novembre 1976. Valenzi era sindaco da un anno. Ma subito chiese all’assessore Emma Maida di seguire la vicenda. Il giorno dopo ci fu il sopralluogo improvviso al Castello di Baia. E fu interrotto il tormento dei piccoli. Liberandoli tutti.”
CHI ERA MAURIZIO VALENZI – Antifascista, imprigionato e torturato per le sue idee nelle carceri del regime collaborazionista francese di Vichy durante la seconda guerra mondiale, negli anni della Repubblica italiana svolgerà il suo impegno nelle fila del PCI e nella città di Napoli, di cui divenne sindaco nelle stagioni difficili del terrorismo e poi del post-terremoto. Al suo nome è legata una fase politica di speranza e di risanamento per Napoli e per il Meridione, con un forte consenso popolare. La sua personalità politica e morale è stata negli anni a venire riconosciuta da sostenitori e avversari, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2009 a quasi 100 anni età.