La Regione Campania dice no al progetto per la realizzazione di un impianto geotermico in via Scarfoglio, località Agnano, nel territorio del Comune di Pozzuoli. La commissione per la valutazione di impatto ambientale ha infatti dato parere negativo, descritto in un atto pubblicato sul Burc del 9 ottobre.
Le motivazioni sono di carattere tecnico scientifico, legate soprattutto al rispetto del principio di precauzione. In più punti della relazione si afferma che “l’impianto, nel contesto ambientale, antropico, e socio-economico che caratterizza i Campi Flegrei determina rilevanti impatti negativi, in termini di sismicità indotta/innescabile anche di tipo bradisismico, con conseguenti danni a beni e persone non mitigabili in alcun modo sul sistema socio-economico” . E ancora: “il modello idrogeologico e geotermico, come definito dal progetto, non garantisce una valutazione attendibile dei possibili effetti in termini di perturbazione dei fenomeni bradisismici naturali (…) Ciò porta a ritenere che la localizzazione dei pozzi, considerata l’inadeguatezza degli studi eseguiti, sia stata determinata in assenza di adeguate informazioni e conoscenze atte a scongiurare con ragionevole certezza interferenze con la sismicità naturale dell’area”.
L’atto della Regione è stato trasmesso alla società proponente del progetto Geolectric s.r.l., al Ministero dell’Ambiente, ai Comuni di Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida e alla Soprintendenza dei Beni archeologici. Nel luglio 2015 sul progetto si espresse anche il consiglio comunale di Pozzuoli – nel cui territorio, al confine con Napoli, era previsto l’impianto – con una valutazione negativa proprio in base al principio di massima precauzione e prevenzione dei rischi, a tutela della pubblica incolumità, senza chiudere le porte, tuttavia, a progetti di “geotermia sostenibile, superficiale e a bassa entalpia distribuiti secondo le caratteristiche specifiche del territorio.“