“Un percorso concreto di riabilitazione tramite un lavoro regolarmente retributo”: da questa idea nasce CampoAperto, un’impresa agricola sociale all’interno del carcere di Secondigliano, progettata e realizzata dalla cooperativa sociale “L’Uomo e il Legno”, presente sul territorio dell’area Nord di Napoli da oltre vent’anni.
IL PROGETTO – CampoAperto nasce nel 2016 con un obiettivo principale: offrire ai detenuti del carcere di Secondigliano un lavoro regolarmente retribuito al fine di migliorare il loro percorso riabilitativo e rieducativo a seguito dell’aumento dei casi di suicidio e di autolesionismo, dovuti soprattutto al sovraffollamento carcerario che non permette al sistema penitenziario di garantire una vera e propria riabilitazione.
AGRICOLTURA BIOLOGICA – La cooperativa sociale “L’Uomo e il Legno” è riuscita, attraverso un contratto di comodato d’uso, a prendere in gestione due ettari di terreno all’interno del penitenziario di Secondigliano, la cui produzione agricola è focalizzata soprattutto sui prodotti tipici locali come i pomodorini del Piennolo del Vesuvio, le melanzane lunghe e le zucchine di San Pasquale. Tali prodotti vengono poi distribuiti e commercializzati attraverso gruppi di acquisto solidale tesi a promuovere non solo un progetto concreto per il reinserimento sociale dei detenuti, ma anche il consumo consapevole e l’agricoltura locale biologica. CampoAperto non è supportato da alcun tipo di finanziamento e per questo che per poter continuare ad esistere ha bisogno del sostegno dei cittadini (per le modalità di donazione seguire le informazioni riportare su http://sostieni.link/13357). Infatti, se il progetto riuscirà ad ricavare i fondi necessari, verranno impiantate due serre per la produzione di fragole e frutti di bosco.
LA COOPERATIVA – L’Uomo e il Legno nasce come cooperativa sociale nel 1995 per “affermare il diritto alla dignità di tutti e di ciascuno attraverso il lavoro”. Da sempre, infatti, si impegna in progetti di natura solidale soprattutto per l’integrazione e l’inserimento sociale dei meno fortunati quali immigrati, disabili e ragazzi di strada. Dal 2013 L’Uomo e il Legno fa da capofila alla rete sociale “Valorizziamo Scampia”, nata per promuovere la rinascita del quartiere a seguito della nota faida camorristica.