Sono degli ultimi giorni le notizie su contrasti interni tra assessori della giunta comunale Figliolia. Dissidi (o malintesi) che pur non essendosi manifestati in atti ufficiali o prese di posizione pubbliche, si sono concretizzati in due episodi ben precisi e circostanziati.
Il primo, esploso a margine di un incontro con i rappresentanti delle associazioni dei commercianti, ha visto protagonisti da un lato l’assessore alle Attività produttive Carlo Morra, furibondo per essere stato spiazzato in quanto non messo al corrente dell’organizzazione di alcuni eventi natalizi (era già il 21 novembre e l’incontro, da lui convocato, avrebbe dovuto programmare il Natale 2013) e dall’altro quello alla Cultura, Turismo e Tempo Libero Franco Fumo, che in un’intervista all’emittente Quarto Canale Tv ha dichiarato “Se ho fatto delle mancanze e saltato qualche passaggio chiedo scusa umilmente, ma vi assicuro che le ho fatte in totale buona fede”.
Il secondo episodio, riportato dalla testata locale on line Cronaca Flegrea, registra la “protesta” dell’assessore alle Pari opportunità Teresa Stellato e di quello alla Pubblica Istruzione Alfonso Trincone per il mancato invito alla manifestazione prevista domani mattina (n. d. r. lunedì 25 novembre) al Cinema Sofia e promossa da diverse associazioni, tra le quali Febe, Coalit, Cerchio delle Donne, il Diario del Viaggiatore, in occasione della Giornata internazionale delle donne. La Stellato ha dichiarato che “Così facendo si ignorano i principi di correttezza istituzionale”, mentre Trincone lamenta che “mi hanno fatto prima scrivere a tutti i dirigenti e poi mi sono ritrovato fuori”. A generare il disappunto dei due sarebbe stata la presenza, in rappresentanza dell’amministrazione (?) del già citato assessore Franco Fumo.
Queste polemiche, per certi aspetti sintomo di poca chiarezza, per altri al limite del gossip, fanno in ogni caso poco onore agli amministratori coinvolti e pongono una questione politica per la città. Troppo comodo esaurire il problema nella scarsa comunicazione in giunta. A parere di chi scrive l’elezione a Sindaco di Vincenzo Figliolia nella primavera del 2012 ha rappresentato un passo in avanti per la città flegrea dopo anni di commissariamenti e instabilità istituzionale, ma l’attenzione rivolta esclusivamente all’ordinaria amministrazione, senza un ampio coinvolgimento e la necessaria consapevolezza sul progetto per Pozzuoli, fa evidenziare mese dopo mese i limiti di alcuni componenti della maggioranza (non solo assessori, ma anche e soprattutto consiglieri comunali). Incapaci di svolgere un ruolo attivo e propositivo su temi importanti e sfide a lungo termine, il rischio di cadere nella “sindrome da prima donna” è per loro molto elevato.
Solo a titolo di esempio e per restare nei confini delle competenze degli assessori appena chiamati in causa, chiediamo a chi ricopre determinati incarichi istituzionali: qual’è il ruolo del piccolo commercio e di altre attività tradizionali nel futuro assetto urbanistico della città? Come si intende promuovere il territorio e trasformare tale promozione in concrete opportunità di lavoro nell’economia ricettiva? A quale sistema di welfare locale e di politiche sociali si pensa per venire incontro alle esigenze dei soggetti più deboli e delle giovani generazioni? Si discuta di questo, con parole accompagnate da fatti.
Questa città forse ha bisogno di amministratori un po’ più attenti a non far scadere i termini di partecipazione a bandi per finanziamenti pubblici o a non lasciar cadere nel dimenticatoio innovativi progetti e regolamenti già approvati in Consiglio (ne è un esempio la Carta Giovani), e un po’ meno interessati ad “avere visibilità” personale. Espressione, quest’ultima, odiosa, ma che tra gli addetti ai lavori della “politica” va molto di moda negli anni recenti. Ne guadagnerebbe, oltre alla loro immagine, soprattutto la comunità.