Il parco archeologico dei Campi Flegrei ha pubblicato due avvisi pubblici per “acquisire manifestazioni di interesse” da parte di soggetti privati, al fine di sottoscrivere un accordo di partenariato per la valorizzare di alcuni siti archeologici del territorio. In pratica, per candidarsi alla loro gestione. Si tratta del Macellum di Pozzuoli (impropriamente definito “Tempio di Serapide”) e della Piscina Mirabilis di Bacoli. I due avvisi sono rivolti a “operatori economici, enti senza scopo di lucro, associazioni o imprese sociali”, anche in forma di raggruppamento temporaneo. La scadenza per rispondere all’avviso è l’8 gennaio 2020 e la durata dell’accordo di partenariato è di 2 anni, con possibilità di estendere la collaborazione. Non è previsto alcun contributo economico diretto da parte del Parco e il soggetto gestore, selezionato da una apposita commissione che valuterà le proposte pervenute, dovrà garantire l’apertura del sito almeno il sabato e la domenica, per 6 ore al giorno, e un altro giorno della settimana, per 3 ore. Il partner privato, inoltre, dovrà rispettare le indicazioni del Parco archeologico per quanto riguarda la pulizia ordinaria, il rispetto delle norme di sicurezza, la delimitazione delle aree visitabili e i requisiti di professionalità dei dipendenti assunti con regolare contratto. Per ogni visitatore il soggetto privato gestore dovrà versare 2 euro al Parco, da ricavare attraverso la bigliettazione di ingresso, e garantire l’accompagnamento al sito e l’eventuale visita guidata. Su quest’ultimo aspetto l’avviso pubblico è chiarissimo nel precisare che “resta impregiudicata, per singoli o gruppi, previo pagamento del biglietto per l’accompagnamento al sito, la possibilità di dotarsi di propria guida turistica”. Tra gli oneri previsti per partecipare all’avviso pubblico ci sono l’esperienza almeno triennale nel settore della valorizzazione turistica, la sottoscrizione di polizze assicurative contro danni e persone per un valore di 3 milioni di euro, l’indicazione di precisi piani di gestione dei costi, di pianificazione delle vendite, di comunicazione e promozione del sito e del possibile programma di eventi e iniziative culturali. Nei fatti l’avviso è rivolto, dunque, a soggetti imprenditoriali ben strutturati, a prescindere dalla loro forma giuridica, sebbene sia evidente il tentativo di considerare anche aspetti di natura più sociale ed inclusiva. Tra i contenuti della proposta partenariale, infatti, è richiesto che la strategia di valorizzazione si realizzi anche mediante “il coinvolgimento della cittadinanza attiva, degli operatori locali e delle istituzioni scolastiche del territorio” e un’attenzione particolare è dedicata alle proposte di “turismo integrato” con altri siti archeologici del Parco, con quelli naturalistico-ambientali, con le filiere produttive locali o con beni immateriali quali feste, manifestazioni tradizionali e folcloristiche.
A parte l’obbligo di versare 2 euro per ogni ingresso al parco, non ci sono, invece, indicazioni sulle tariffe da applicare; tariffe che l’aspirante partner privato alla gestione del sito ha comunque l’obbligo di precisare nella proposta di partecipazione all’avviso pubblico.
CONSIDERAZIONI – L’apertura verso soggetti privati attraverso bandi pubblici, trasparenti e con regole certe, soprattutto se finalizzata alla maggiore fruibilità dei siti, è un’opzione auspicata da anni, anche dal mondo dell’associazionismo e della cittadinanza attiva. Nel caso specifico, per questo primo esempio messo in campo dal Parco archeologico dei Campi Flegrei, emergono alcune questioni che meritano di essere approfondite.
Innanzitutto la scelta dei siti. Il Macellum di Pozzuoli e Piscina Mirabilis non hanno legami tra loro di tipo funzionale o logistico. Eppure, i due avvisi pubblici prevedono espressamente la possibilità di metterli insieme “a sistema”, anche con forme di biglietto agevolato. Anzi, incoraggiano proposte in tal senso che attribuiscono un maggior punteggio per aggiudicarsi la gestione. Insomma, è chiara l’indicazione, o quanto meno l’auspicio, di individuare un unico partner privato per entrambi i siti, il cui comun denominatore, forse, è proprio la loro spendibilità “commerciale” e di immagine.
Il secondo punto su cui riflettere, probabilmente più delicato, riguarda l’impatto di una gestione imprenditoriale, con l’istituzione di un biglietto di ingresso, su Piscina Mirabilis e sulle guide autorizzate, gli accompagnatori e gli organizzatori di eventi escursionistici, che già lavorano su quel sito e, nei fatti, lo promuovono e lo valorizzano. Sito che, a differenza del Macellum, oggi è già fruibile grazie all’istituto dell’assuntore di custodia, sistema talvolta ingiustamente denigrato con ironie del tutto fuori luogo, mentre l’avviso pubblico ha tra le motivazioni della gestione pubblico-privata proprio “la maggiore fruibilità”. Certo, è auspicabile che la manutenzione, la gestione e la promozione assumano contorni più organici, ma senza un limite adeguato imposto sulle tariffe si rischia di contrapporre l’attività dell’unico soggetto privato, futuro partner ufficiale del Parco, a quelle già esistenti di operatori locali. L’impatto occupazionale in ambito turistico-culturale, del resto, non può misurarsi solo con le poche unità di lavoro assunte da una singola società, ma da tutto il suo indotto; fatto di cui non si è tenuto conto, ad esempio, nel caso del percorso archeologico del Rione Terra (sito, quest’ultimo, distinto dalle competenze del Parco e nella disponibilità del Comune di Pozzuoli).
IL PARCO DELLE IDEE, POSSIBILE OCCASIONE DI CONFRONTO – A maggior ragione, è importante accogliere e verificare l’appello del Parco Archeologico dei Campi Flegrei a partecipare all’appuntamento del laboratorio “Il Parco delle Idee”, che si svolgerà nei giorni 8, 9 e 10 novembre al Castello aragonese di Baia (sede le Museo dei Campi Flegrei). L’iniziativa – si legge sul sito del PaFleg – promossa insieme all’Università Federico II, “si inserisce nella costruzione del piano strategico del Parco, si ispira al modello di progettazione partecipata e vuole avviare un’azione di ascolto coinvolgendo operatori locali, imprenditori, mondo della cultura e giovani del territorio.” Nel corso della tre giorni i partecipanti potranno presentare inoltre idee e proposte al direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei.
A questo link è possibile scaricare i bandi e tutti gli allegati http://www.pafleg.it/it/4393/il-parco-lancia-la-sfida