Si è conclusa con la giornata di ieri, sabato 5 ottobre, con gli ultimi tour messi in campo dagli operatori aderenti alla Rete di Campi Flegrei Active, “Malazè 2024, vivere dentro al vulcano”, la kermesse “archeo-enogastronomica” giunta alla diciassettesima edizione. Il tema principale è stato quello di sempre: turismo lento ed esperienziale nei Campi Flegrei. Le location sono stati orti sociali, cantine, vigneti, ristoranti, masserie e siti naturalistici nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e l’isola di Procida.
Un segnale di speranza per i Campi Flegrei, incoraggiato dall’ottima riuscita della rassegna. “Abbiamo voluto raccontare i Campi Flegrei attraverso le sue peculiarità enogastronomiche, tracciando un percorso che partendo dai produttori di tipicità locali come le cicerchie, le alici, il pomodoro cannellino, il mandarino e i vini DOC, raggiunga i turisti e i visitatori attraverso le tante eccellenze della ristorazione flegrea. Per farlo – ha evidenziato Giulio Cambardella, organizzatore per Campi Flegrei Active – abbiamo mantenuto le tradizionali iniziative di Malazè, integrandole con nuove tipologie di eventi ed itinerari”.
Da segnalare la terza edizione del Seminario “Prefilloxhera”, con la degustazione di vini provenienti da vitigni a piede franco della Campania e della Sicilia, che ha rappresentato un importante appuntamento tecnico per gli appassionati e i professionisti del vino. E le visite guidate, organizzate dagli operatori turistici della community di Campi Flegrei Active in collaborazione con i produttori di tipicità locali, già a sistema e disponibili tutto l’anno.
A ringraziare “tutta la rete di operatori e chi ci ha creduto da sempre” è stato Rosario Mattera, ideatore della manifestazione, che ha sottolineato anche il sostegno dato dalla Regione Campania, che ha cofinanziato il progetto presentato e vinto da Campi Flegrei Active nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione della Regione Campania.