Martedì 10 Febbraio dieci dei sedici consiglieri comunali di Monte di Procida hanno rassegnato le dimissioni, ponendo fine all’esperienza amministrativa di Francesco Paolo Iannuzzi. I consiglieri dimissionari sono: i quattro del gruppo Monte di Procida 2.0, Salvatore Capuano eletto con la maggioranza, ma dalla quale si era ben presto allontanato, ed i cinque di Svolta Popolare, il gruppo d’opposizione.
A scatenare questo trambusto in un comune solitamente stabile dal punto di vista amministrativo è stata la volontà dell’ormai ex-sindaco di candidarsi alle elezioni Regionali e questo era ampiamente previsto e rientrava nei piani di Iannuzzi già da quando si dimise per finta un anno fa. L’ex-sindaco però ha spiazzato tutti rifiutando di dimettersi nei tempi previsti dalla legge, confermando di voler aspettare la decadenza nel caso fosse stato eletto in regione. Questa strategia avrebbe portato al commissariamento del comune fino al 2016, data naturale di fine del mandato, e questo non è piaciuto affatto ad una parte della maggioranza che infatti già a dicembre s’era divisa con la nascita del gruppo Monte di Procida 2.0, che ha contribuito oggi alla fine dell’esperienza trentennale di Iannuzzi come amministratore montese. Con queste dimissioni anche Monte di Procida, si unirà a Bacoli e Quarto nella tornata elettorale di Maggio per comunali e regionali ed ovviamente già partita la gara pre-elettorale su nomi e liste.
Nell’ex-maggioranza vi sono addirittura tre possibili candidati. In prima fila Rocco Assante, l’ex-vicesindaco che punta tutto sulla fedeltà avuta nei confronti di Iannuzzi, poi c’è Nunzia Nigro, ex presidentessa del Consiglio Comunale, che non ha mai nascosto le sue ambizioni a diventare primo cittadino e Vincenzo Lucci il capogruppo di Monte di Procida 2.0 che da un lato vorrebbe continuare il percorso di allontanamento dai fedelissimi di Iannuzzi, ma dall’altro è consapevole che solo uniti ci siano delle possibilità di vittoria.
Molto più semplice, invece, è la situazione nell’opposizione, in cui è Giuseppe Pugliese è il candidato a sindaco di Svolta Popolare. Pugliese, che a Marzo compirà 37 anni, infatti ha già un esperienza amministrativa invidiabile e da capogruppo ha saputo gestire egregiamente l’occasione dei contrasti nella maggioranza per far decadere un’amministrazione ormai alla frutta. Svolta Popolare in questi anni è riuscita a fare un’opposizione sempre caratterizzata da un estrema competenza, facendo da contraltare alle sciatterie amministrative dei colleghi di maggioranza, per questo nessuno si stupisce se oggi sia il gruppo più pronto alle elezioni. La competenza dimostrata in questi anni, inoltre, ha fatto sì che attorno al nome di Pugliese si siano raccolte diverse realtà, dai partiti alle associazioni di cittadini, che vedono nel gruppo di Svolta Popolare una vera possibilità di rinnovamento della classe politica montese.
Per i Campi Flegrei, con tre comuni su quattro al voto, quelle di Maggio diventano elezioni ancora più importanti e strategiche di quanto non siano già le regionali. L’auspicio è che da queste elezioni emerga un quadro politico più trasparente, onesto e competente di quello attuale, in cui è solo Pozzuoli ad avere un amministrazione veramente attiva sul campo. È auspicabile per il bene di tutti che i futuri sindaci abbiano una visione più complessiva del territorio e mettano in atto delle politiche comuni per affrontare i problemi cronici che ci coinvolgono. A partire dalla drammatica situazione dei trasporti, per passare ad una gestione dei rifiuti che consenta non solo di incrementare la raccolta differenziata, ma anche una diminuzione della tassazione, fino alla creazione di posti di lavoro sfruttando a pieno le bellezze storiche e naturali che abbiamo attorno, su tutti questi temi Figliolia e quelli che saranno i suoi tre colleghi hanno l’obbligo morale e politico di confrontarsi per agire assieme. È finito il tempo del campanilismo, i comuni possono far fronte ai problemi solo ragionando con la visione di Città Flegrea, sennò non si va da nessuna parte e si spera che ci sia la volontà e l’intelligenza da parte di tutti per farlo, perché sarebbe un’occasione unica.