Giovedì sera un giovane di 21 anni è stato ferito da colpi di arma da fuoco a Monterusciello, in Piazza De Curtis, per fortuna in modo lieve. Nei pressi della stessa piazza dove si era sparato 10 giorni prima. Spetta agli inquirenti ricostruire in modo preciso dinamiche e moventi. Ma è doveroso chiedersi come sia stato possibile lasciare che un luogo oggetto di recente restyling urbanistico sia tornato ad essere isolato, incontrollato e poco sicuro.
E allora, facciamo un po’ di cronistoria. Piazza De Curtis è stata consegnata al Comune di Pozzuoli il 31 gennaio 2021 con un grande evento pubblico, recuperata grazie al progetto MAC cofinanziato con fondi europei UIA. Da allora, le amministrazioni locali non hanno prodotto alcuna idea e azione concreta per rendere quei porticati vissuti e partecipati. L’amministrazione Figliolia ha avuto 15 mesi e ha prodotto zero. La successiva amministrazione Manzoni ne ha avuti 30 e ha eguagliato zero. Zero + zero è uguale a niente. Nessun atto di indirizzo per la destinazione d’uso, magari culturale, dei locali interni ristrutturati e tuttora nella disponibilità del Comune. Il progetto di Agro Urban Center non è mai partito. L’avviso pubblico per coinvolgere enti ed associazioni del Terzo Settore era privo di risorse. Il fallimento, dunque, è stato prima di tutto politico e progettuale. Poi materiale. Nemmeno una giostra per bambini, panchine funzionali, un cinema all’aperto durante l’estate. Qualcosa che possa favorire la libera e ampia frequentazione delle famiglie. Solo grandi eventi occasionali, organizzati da soggetti privati e concepiti in modo avulso ed estraneo alla comunità locale.
Le attività illegali vanno contrastate dalle forze dell’ordine. Ma la riqualificazione sociale è un dovere della politica e delle Istituzioni, che in questo caso, prima di parlare, dovrebbero fare autocritica. E poi agire, che forse su quella piazza siamo ancora in tempo.