Nella giornata di ieri sabato 25 agosto il quartiere di Monterusciello, periferia di Pozzuoli, è stato vittima collettiva di diversi incendi e focolai. Per circa 7 ore le fiamme hanno tenuto impegati vigili del Fuoco e forestali, oltre alla presenza di Carabienieri e Polizia municipale, con l’impiego di due elicotteri anti incendio. Presenti sul posto nelle ore critiche anche rappresentanti dell’amministrazione comunale. L’aria irrespirabile ha arrecato disagio e rischio per la salute dei residenti dell’intero quartiere fino alla notte. Sono stati segnalati ben 7 diversi innesti, tutti nelle stesse ore e in un’area piuttosto concentrata. Indizi che fanno ipotizzare in modo abbastanza credibile ad una o più azioni dolose, premeditate e organizzate, in spregio della salute pubblica.
Elemento certo è che il fuoco è divampato lungo la strada che collega Monterusciello a Quarto, per poi diffondersi nei terreni adiacenti. Particolarmente colpite le zone nei pressi di Via De Curtis e via Bovio, fino a lambire l’area di trasbordo rifiuti, il Palazzetto dello Sport e il mai completato “Centro tennistico” ai confini con Quarto.
In questi casi la domanda è d’obbligo: “qui prodest?”, ovvero, “a chi giova?“. Troppo semplice attribuire le responsabilità al “piromane” di turno. Quanto accaduto merita indagini e approfondimenti da parte di chi ne ha competenza e responsabilità. La dinamica somiglia molto a quella di 2 anni fa, quando gli incendi delle sterpaglie di Monterusciello segnarono l’inizio sul territorio flegreo della incredibile e infame estate 2017, nell’ambito dell’ampia emergenza creata ad hoc in molte regioni di Italia e di Europa. I terreni interessati dalle fiamme di ieri, inoltre, sono quasi tutti comunali, sono stati circoscritti entro i confini amministrativi di Pozzuoli e hanno avuto inizio in pieno giorno su una strada continuamente percorsa da automobili.
In attesa della conta dei danni e di eventuali interventi di bonifica, anche per la presenza in qualche caso di rifiuti ingombranti lasciati sul posto, si spera che la vigilanza sul territorio nelle prossime ore resti alta, e che i fatti di ieri non siano declassati con troppa facilità a “episodio”. Un ruolo molto importante, ieri, lo ha svolto l’informazione on line da parte di testate giornalistiche che hanno raccontato l’evolversi degli eventi in tempo reale, come Cronaca Flegrea. Da condannare, invece, atteggiamenti ai limiti dell’intimidazione da parte di alcuni addetti impegnati a spegnere il fuoco nei confronti di giornalisti. Anche questi ultimi erano impegnati a svolgere il proprio lavoro, che è quello di far conoscere i fatti, consentendo a tutta la comunità di riflettere e reagire rispetto a quanto accaduto.