Goran Bregovic torna a Napoli, città di cui è da sempre innamorato, per i 793 anni dell’Università Federico II, una dei più antichi e più importanti atenei d’Europa. L’Università lo ha premiato come studente onorario e lui ha omaggiato la città e l’ateneo con un concerto in pieno centro storico.
IL CONCERTO – Dopo la premiazione, il Maestro si è trasferito in Piazza del Gesù dove era già allestito il palco per il suo concerto. Lo spettacolo è stato organizzato all’insegna della sicurezza: le tre vie che raggiungono la piazza sono state transennate e, per accedere al concerto, era necessario sottoporsi ai controlli delle forze dell’ordine. Vietato l’ingresso con bottiglie di vetro e lattine, controlli, anche se sommari, alle borse ed agli zaini. Nel momento in cui l’orchestra dei Matrimoni e dei Funerali ha suonato le prime note, l’atmosfera si è fatta subito festaiola e l’aria coinvolgente, come solo la musica di Bregovic sa fare. Il cantautore slavo ha coinvolto un pubblico di tutte le età: dai neonati nei marsupi, costretti a restare svegli fino a tarda sera, alle coppie più mature, spesso accompagnate dai propri animali domestici.
LA SCALETTA – La scaletta, che prevedeva musica per circa due ore, è sembrata scorrere velocissima, tra “Maruska” e “Quantum Utopia”, passando per la emozionante “Ausencia” e la coinvolgente “Gas Gas”, e intervallata dai commenti in italiano del Maestro che, dal palco, non nascondeva la sua emozione nel vedere un pubblico così caloroso. Dopo aver omaggiato Napoli di tutti i suoi più grandi successi, Bregovic ha chiuso la serata prima con la sua personalissima versione di “Bella Ciao” e poi facendo scatenare i napoletani con il suo cavallo di battaglia “Kalashnikov”. Alla fine dell’esibizione, il pubblico di Piazza del Gesù lo ha ringraziato con una grande ovazione, ricambiando l’affetto da lui dimostrato durante tutta la sua giornata napoletana.
di Fabio Cuoco