Domani (martedì 5 dicembre) è prevista la conferenza stampa ufficiale con la presentazione degli eventi del “Natale 2017”, ma è già possibile da qualche giorno conoscere quasi tutti i dettagli. Non si tratta solo di indiscrezioni e fughe di notizie. In alcuni casi si sono registrate vere e proprie “auto promozioni” di singoli eventi, denotando la totale assenza di una strategia di marketing territoriale. A dare ulteriori informazioni sul calendario c’è la pubblicazione sull’Albo Pretorio della delibera di Giunta n. 119, con la quale è stato approvato lo scorso 28 novembre il progetto esecutivo e il palinsesto di “Pozzuoli ardente seconda edizione”.
IL PROGRAMMA – Da quanto si legge in delibera, a Capodanno si esibiranno nomi di assoluto rilievo: Enzo Avitabile (accompagnato dai caratteristici e coinvolgenti “bottari”) e il cantante rap Clementino. Insieme a loro anche Andrea Tartaglia, esponente della nuova scena musicale napoletana. La delibera indica come location “Piazza della Repubblica”, ma nei giorni scorsi ci sono state voci insistenti, seppure ufficiose, di uno spostamento in Piazza a Mare. La conferenza di domani potrebbe chiarire questo dettaglio non secondario. Ma andiamo in ordine temporale: il 7 dicembre concerto gospel di “Sherrita Duran” al Duomo; l’8 dicembre serata dedicata alla tombola e a Totò a Palazzo Migliaresi; il 15 dicembre spettacolo teatrale dello scrittore francese Daniel Pennac all’Accademia aeronautica dal titolo “Il caso Malaussene. Mi hanno mentito”. Nei giorni 15, 16 e 17 avrà luogo il primo “Festival delle letteratura per ragazzi”, con letture teatralizate nei luoghi del Centro Storico, laboratori per i più giovani e visite guidate al Rione Terra; il 17 dicembre ancora un concerto al Duomo, con il coro “Sanitànsamble”; Nei giorni dal 18 al 23 diocembre sono previste proiezioni e istallazioni luminose con artisti di strada lungo le strade del Centro Storico; il 26 dicembre concerto di Eddy Napoli al Palazzetto dello Sport di Monterusciello.
I COSTI – Tutti gli eventi sono ovviamente a ingresso e partecipazione gratuita (per quello del 15, con Daniel Pennac è necessario prenotarsi al link: https://tinyurl.com/readingpennac Info: readingpennac@gmail.com, dal momento che si svolge in un sito militare). Il costo complessivo è di circa 126 mila euro, finanziati per 100 mila euro dalla regione Campania e circa 26mila dal Comune di Pozzuoli (che ha cofinanziato la rassegna per 50mila euro, di cui però 23mila risultano già spesi per le luminarie e gli spettacoli pirotecnici dello scorso 15 agosto). La somma totale è così ripartita: 86mila euro lordi in compensi per gli artisti (di cui 31mila netti per Avitabile e i Bottari e 18mila netti per Clementino, comprensivi in entrambi i casi di spese per impianto audio e regia tecnica); 30mila lordi in organizzazione eventi e quasi 9mila euro lordi in comunicazione.
Non è chiaro se a questi eventi, deliberati in giunta nell’ambito del progetto “Pozzuoli ardente”, è prevista l’aggiunta di altri dal carattere più ricreativo e sociale con il coinvolgimento del tessuto associativo locale e dei diversi quartieri, come avvenuto nelle edizioni precedenti. Di sicuro è possibile evidenziare due aspetti, che differenziano la gestione del Natale 2017 rispetto al passato: il tentativo di puntare più in alto sul piano culturale (interessante ed apprezzabile aver ideato un festival della letteratura, nell’ottica di una caratterizzazione dell’offerta), ma al tempo stesso l’assenza di procedure tese ad allargare l’allestimento del calendario. Saranno i fatti a dire se tali scelte, legittime sul piano politico, avranno torto o ragione. La vera criticità, ancora una volta, è invece l’assenza di marketing territoriale.
PROMOZIONE, QUESTA SCONOSCIUTA – Non esiste una strategia comunicativa adeguata a garantire la promozione territoriale, mentre dovrebbe essere ormai chiaro e pacifico che l’obiettivo finale di questi eventi non può esaurirsi nell’intrattenimento per i soli puteolani, ma deve puntare all’attrazione di visitatori (e dei loro relativi consumi) dall’esterno. Ragionamenti che del resto mette nero su bianco anche l’amministrazione all’atto di presentazione del progetto, quando individua tra le finalità di questi eventi la “valorizzazione”, la “promozione”, il “rafforzamento del marketing” e il “superamento della dimensione locale dei flussi turistici”. Eppure, il dato generale, inconfutabile, è che Pozzuoli spende per il Natale quasi 330 mila euro (cifra che comprende l’allestimento delle luminarie), ma siamo ai primi di dicembre e nessuno in Campania conosce il programma ed il brand dell’intera manifestazione. Non solo si è in ritardo con la promozione, ma quest’ultima, per come concepita, è del tutto inefficace. Per Pozzuoli ardente 2016 c’erano a disposizione 40 mila euro, ma si è deciso di spenderli per la realizzazione e la stampa di mille copie gratuite di un catalogo. Per Pozzuoli ardente 2017 ci sono poco meno di 9 mila euro, con i quali ci si limiterà alla stampa di manifesti e a qualche spot pubblicitario su televisioni locali, senza alcuno sforzo per individuare l’ingaggio di una società di comunicazione che con mezzi innovativi e adeguati ai tempi moderni sviluppi con il dovuto anticipo una campagna promozionale del “Natale puteolano”. In realtà il programma ufficiale degli eventi è rimasto sconosciuto finora anche a commercianti, attività produttive e operatori turistici del territorio. Ed è questo l’aspetto più grave, perché impedisce di creare sviluppo economico, e sminuisce il valore stesso degli spettacoli e gli sforzi per distinguere Pozzuoli rispetto al panorama dei Comuni circostanti (da Napoli a Bacoli) fatto di luci spente, mercatini cancellati e concerti di Capodanno arrangiati all’ultimo minuto.
(Seguiranno aggiornamenti, a seguito della conferenza stampa ufficiale e della presentazione del programma dettagliato).