Riceviamo e pubblchiamo integralmente la nota pervenutaci dall’avv. Mauro Buono, difensore del Sig. Antonio Conte, coinvolto nelle indagini relative alla gestione del parcheggio multipiano di Pozzuoli. Nei giorni scorsi risultano scarcerati tutti i dipendenti (comunali e Lsu) impiegati presso la struttura di Via Napoli e tuttora indagati, per decisione del Tribunale del Riesame, che ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari. La redazione proseguirà nel dare completa informazione sull’evolversi della vicenda, dal punto di vista giudiziario, di cronaca e politico.
IL COMUNICATO – “Oggi (3 maggio 2018) il mio assistito, arrestato il 10 aprile 2018 per il delitto di associazione a delinquere finalizzato alla truffa aggravata ai danni del Comune di Pozzuoli, ha avuto l’annullamento dell’ordinanza della VI Sez. GIP – dott.ssa Livia De Gennaro – che disponeva, tra l’altro, la misura degli arresti domiciliari. Questo provvedimento, disposto dal Tribunale del Riesame di Napoli – VIII Sezione Collegio A – ha dato ragione alla tesi difensiva che ha sollevato eccezione di nullità dell’ordinanza attesa la mancanza di una autonoma valutazione del GIP rispetto alla informativa di reato disposta dal pubblico ministero, dott. Valter Brunetti. Dopo 23 giorni, dunque, il sig. Antonio Conte, è libero.
Tutto ciò per riportare la verità processuale e sostanziale a galla e, soprattutto, ai fini della completezza dell’informazione, e per ripristinare l’integrità morale e giuridica del mio assistito minata dalla pubblicazione a largo raggio – con rilievi addirittura nazionali – della notizia dell’ingiusto arresto, affermando che le tesi difensive, che fino ad ora hanno dato ragione al sig. Conte, verranno riproposte con forza anche in sede di giudizio di merito, cominciando con l’insussitenza dell’associazone a delinquere in capo al mio assistito.”