Si è tenuta ieri, 30 agosto, la prima giornata della rassegna “Un mare di eventi a Villa Ferretti” presso il parco pubblico della villa confiscata. Una rassegna, della durata di tre giorni, organizzata dall’amministrazione del Comune di Bacoli, con particolare impegno da parte dell’assessore alla partecipazione Fabio Landolfo.
A moderare il dibattito dedicato al legame tra mare e archeologia, alla presenza di numerosi cittadini, è stato il vicesindaco Salvatore Illiano, che in premessa ha sottolineato l’importanza di aver sottratto il bene alla camorra, e soprattutto l’obiettivo della nuova amministrazione di renderlo vivo e sempre a disposizione di chiunque voglia fruirne.
Diversi sono stati gli interventi: a partire dal Comandante Paolo Rinaldi dell’ufficio locale marittimo di Baia, sempre attivo con la sua squadra per la salvaguardia del mare flegreo; l’archeologo Nicola Lombardo, con la preziosa testimonianza dei nuovi ritrovamenti proprio nella zona antistante villa Ferretti; Gianfranco Nappi, responsabile dei progetti strategici Città della Scienza, che ha sollecitato un’azione sinergica di tutti gli attori del territorio per un’adeguata valorizzazione; Stefano Consiglio, direttore del dipartimento di Scienze Sociali dell’università Federico II di Napoli, che ha trasmesso il sostegno necessario anche da parte dell’ambito universitario. A chiudere il dibattito l’intervento di Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, il quale ha posto l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali: innanzitutto la recente riforma, che ha portato alla nascita del Parco, consentendo di volgere lo sguardo al presente e in qualche modo anche al futuro. Grazie ai fondi stanziati, ha poi detto il direttore, saranno possibili interventi non solo per i siti ma anche per la viabilità e la raggiungibilità di questi, accennando ad un turismo esperienziale. Insomma, tanti piccoli tasselli, proprio come quelli che compongono il logo della rassegna, da mettere insieme per poter dar luce ad ogni angolo dei Campi Flegrei.
Sulla scia delle sue dichiarazioni, al termine dell’incontro pubblico abbiamo posto al direttore alcune domande che si inseriscono proprio nell’ottica della valorizzazione e delle prossime sfide del Parco archeologico dei Campi Flegrei.
REDAZIONE – “Il precedente direttore ad interim Paolo Giulierini, lo scorso ottobre 2018, aveva preso alcuni impegni in merito agli obiettivi del Parco. Tra questi, l’illuminazione del Museo archeologico dei Campi Flegrei prevista per maggio 2019, la riapertura definitiva della Grotta di Cocceio per giugno 2019, e della candidatura dei Campi Flegrei ad entrare nel patrimonio UNESCO. Qual è lo stato attuale dei lavori?”.
DIRETTORE FABIO PAGANO – “Io posso confermare che stiamo proseguendo il lavoro che era già stato avviato. In questo momento non posso dare su alcuni ambiti delle date certe di ripristino. Per quanto riguarda l’illuminazione del castello c’è un problema tecnico, e stanno partendo i lavori per portarlo a soluzione. Il problema, oltre alla complessità della struttura, è l’integrazione dei vari lavori per arrivare ad una soluzione definitiva. Tecnicamente si potrebbe fare anche più velocemente, ma non si avrebbe una soluzione ottimale.
Per la Grotta di Cocceio, invece, è possibile dare qualche data. Sappiamo che è stato avviato un monitoraggio legato alla presenza dei chirotteri, e la possibile incidenza della fruizione del pubblico rispetto a questa colonia. Fortunatamente i dati degli esperti che stanno monitorando la situazione sono confortanti: la colonia si sta popolando. Il monitoraggio si completerà alla fine di febbraio 2020, e a quel punto avremo chiara la situazione e potremo attuare una strategia di apertura della Grotta. Ovviamente bisognerà bilanciare le esigenze degli umani e della specie che è protetta da una direttiva europea. Nel frattempo, faremo degli eventi per raccontare alla comunità cosa si è fatto, per far conoscere in maniera trasparente quali sono i risultati di questo monitoraggio quando li avremo, e anche accompagnare con la storia sia della Grotta di Cocceio, ma anche di questa curiosa presenza di chirotteri che si è verificata nel tempo.
La candidatura al patrimonio UNESCO è un dossier che va ricostruito. Sono state avanzate a più riprese diversi tentativi di candidatura che però non sono mai stati presentati. Ho avuto un’interlocuzione con la Regione Campania e con le amministrazioni locali ed è un obiettivo molto forte. Bisogna esser bravi ad immaginare un governo del sistema e quello che viene chiamato un piano di gestione che prevede tanti step che partano innanzitutto dalla comunicazione, avendo sempre un’ampia prospettiva.
REDAZIONE – Il piano Turismo e cultura ha previsto 25 milioni di euro per i Campi Flegrei, quali sono gli obiettivi e le priorità?
DIRETTORE FABIO PAGANO – Sono già partite le gare. Ci sono dei finanziamenti che hanno già una dimensione operativa e stanno partendo i lavori dei gruppi di progettazione che sono stati in quasi tutti i casi già incaricati. E definiranno, ad esempio, la riqualificazione di un pezzo importante del castello aragonese, dell’anfiteatro di Pozzuoli, e del Parco archeologico di Cuma. Parallelamente stanno partendo le gare per i cosiddetti “siti minori”, come Piscina Mirabilis.
Questo per quanto riguarda gli interventi legati ai beni del parco. L’altro ambito invece è quello relativo agli interventi che non sono di nostra proprietà, ma che comunque sono stati fatti all’interno di una cabina di regia condivisa con i comuni, come la viabilità e molti altri aspetti relativi. La strategia del Parco è continuare a coordinare questo tavolo con le amministrazioni ribadendo il fatto che anche un banale intervento riguardo un parcheggio o una strada, significhi occuparsi della valorizzazione dell’intero territorio che necessita di una strategia corale.”
Alle dichiarazioni del direttore Pagano ci auguriamo segua un percorso concreto e positivo nell’interesse di tutto il territorio, secondo i ruoli e le responsabilità di tutte le Istitiuzioni e gli Enti coinvolti. Un intervento sinergico è fondamentale per non dover più rimandare la rinascita di uno dei luoghi più belli e affascinanti della Campania. Momenti di confronto, come quello avvenuto ieri sera, venerdì 30 agosto a Villa ferretti, sono un chiaro sintomo di una forte voglia di crescita e di riscatto. Voglia di riscatto che sempre più deve coinvolgere non solo gli enti preposti, ma anche ogni singolo cittadino cosicché ciò che oggi è straordinario, domani diventi normalità.
NELLA FOTO: il direttore del Parco Fabio Pagano intervistato dalla nostra redazione (di Paolo Visone, diritti riservati).