Come è noto, il Comune di Pozzuoli ha messo a reddito buona parte dei propri impianti sportivi affidandoli in concessione attraverso un bando pubblico. Ricordiamo che si tratta di nove strutture, di cui sette presenti sul territorio di Monterusciello, una a Toiano e una nel Rione Gescal. Una notizia attesa da tempo, che si inserisce in una politica di recupero delle periferie e messa a reddito delle strutture pubbliche avviata dall’amministrazione Figliolia. Intervistato dalla nostra testata, è in questi termine che Roberto Gerundo, assessore al patrimonio e all’urbanistica del Comune di Pozzuoli, si esprimeva a proposito della valorizzazione di Monterusciello: “il quartiere deve essere in grado di produrre per contribuire alla riqualificazione del territorio”. In occasione della pubblicazione del bando, l’assessore allo Sport Franco Fumo ha aggiunto: “Il bando mette ordine, con la massima trasparenza, nella gestione degli impianti minori di Pozzuoli”.
Cerchiamo di saperne di più, illustrando i dettagli del bando pubblico, la cui scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 5 maggio 2014.
GLI IMPIANTI
Il bando ha il merito di porre fine ad una situazione di ambiguità di gestione del bene pubblico che si protraeva ormai da anni e ha il pregio di recuperare strutture abbandonate e ormai ridotte a condizione di fatiscenza e degrado. E’ questo il caso delle strutture di via Viviani e di via Malaparte. La prima, nota nel periodo di attività come Punto Verde è situata nel cuore di Monterusciello, al lotto 12, ed è ormai abbandonata da decenni; prima di trasformarsi in “opera emblema” di un territorio lasciato a se stesso e abbandonato dalle istituzioni, rappresentava una struttura polifunzionale, con due campi di calcetto, un bar e una pista per molteplici attività sportive. La struttura di via Viviani è quella che necessita di maggiori investimenti per la ristrutturazione, ben 100 mila euro; la somma è a carico del concessionario, il quale sarà esonerato dal pagamento dei canoni fino all’importo massimo occorrente per i lavori. L’altra struttura totalmente abbandonata e che rientra tra i complessi da dare in concessione è quello di via Malaparte, situata di fronte alla chiesa di Santa Maria degli Angeli e nota ai tempi della sua massima iattività come La Vela: la struttura comprende un campo di calcetto, un campo di basket e una pista di pattinaggio ed ha rappresentato negli anni di attività un punto di aggregazione per tutti i ragazzi del quartiere. Un’altra opera presente nel quartiere di Monterusciello e che rientra tra le strutture da dare in concessione è quella di via Marotta, situata a ridosso della scuola media Pergolesi: anche qui siamo di fronte ad una struttura polifunzionale e dalle grandi potenzialità di sviluppo: sono presenti un campo da calcio attualmente non omologato, una piscina e una pista di pattinaggio. Costo complessivo dei lavori, oltre l’importo per la ristrutturazione della piscina, 90 mila euro.
Rientrano tra le strutture di Monterusciello da dare in concessione il campo di bocce di via Severini, il campo sportivo Agostino Gamba di Via De Curtis, il complesso sportivo Sant’Artema di via Modigliani e la palestra di via I.Svevo. Una serie di interventi che trasformeranno il volto di Monterusciello, opere in grado di rappresentare un volano di crescita per un quartiere che ha patito fin troppo l’assenza di programmazione e sviluppo da parte di amministrazioni sorde all’esigenza di luoghi di sana aggregazione e capaci di elevare la crescita socioculturale di una collettività.
IL BANDO
Le strutture verranno affidate in concessione per una durata massima di dieci anni, con la possibilità di estendere a venti il periodo per i casi in cui il costo dei lavori da effettuare superi l’importo dei dieci anni di canone. In ogni caso, alla scadenza del contratto, è tassativamente esclusa la proroga della concessione. Il criterio che si seguirà per affidare la struttura sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma per valutare i criteri di aggiudicazione importante sarà per le società concorrenti fornire una offerta tecnica adeguata e competitiva: a tal proposito, punto particolarmente interessante del Disciplinare di gara è quello relativo alla programmazione delle discipline sportive, in cui sarà necessario indicare: le disponibilità giornaliere per l’utilizzo dell’impianto per attività scolastiche e sociali, con le indicazioni orarie; il numero dei soggetti a rischio o appartenenti alle fasce sociali deboli che il concessionario è obbligato ad ospitare nelle proprie attività a titolo gratuito.
Quello dell’inaccessibilità alla pratica sportiva è un problema che interessa gran parte della popolazione; i costi sempre più elevati delle rette mensili precludono l’accesso agli impianti sportivi, negando quello che nella nostra Costituzione è indirettamente definito diritto allo sport. Compito dell’amministrazione, pertanto, sarà quello di vigilare affinché venga garantita l’accessibilità agli impianti e stabiliti equi canoni mensili, al fine di promuovere la crescita socioculturale dei propri cittadini e contribuendo a tutelare quel diritto fondamentale sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione che è la tutela della salute, da garantire anche con lo sport.
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