Pozzuoli FABER Jazz Festival, ecco programma e calendario completi

È stata presentata questa mattina la IX edizione del Pozzuoli Faber Jazz Festival, evento musicale dei Campi Flegrei di risonanza internazionale e che per il primo anno si avvale di un title sponsor quale Faber Italia, industria italiana specializzata nella produzione di macchine da caffè.

La presentazione, svoltasi a Palazzo Migliaresi, è stata introdotta e moderata da Antimo Civero, presidente dell’associazione “Jazz and Conversation” e promotore in prima istanza dell’evento. La conferenza è stata arricchita dalla presenza di personalità di spicco come Paolo Giulierini, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, e Roberto Laringe, presidente di Federalberghi Campi Flegrei, oltre che di Fabio Preti, responsabile del partner Faber Italia. Presente, inoltre, l’istituzione pubblica del Comune di Pozzuoli nelle figure di Maria Teresa Moccia Di Fraia – assessore alla cultura, turismo e tempo libero – e del Sindaco Vincenzo Figliolia.

La IX edizione del festival si terrà dal 5 al 22 luglio e si svilupperà lungo il binomio inscindibile di cultura e musica: la scelta di scenari unici e straordinari come quelli flegrei quali, tra gli altri, la città bassa dell’antica Cuma, la dimora storica della Maison Toledo, le terme di Baia, il lago Lucrino o il Castello Aragonese, rappresenta l’intenzione di coniugare la costruzione di un percorso culturale originale con la sempre più alta domanda di musica jazz da parte di appassionati e non, nell’ottica di una valorizzazione di aree ad alto contenuto storico-culturale e della promozione di spazi di visibilità per artisti di livello, portando così Pozzuoli alla luce dei riflettori internazionali.

Come sottolineato con fermezza da tutti gli ospiti coinvolti, in particolar modo da Giulierini e Laringe, la partnership tra i vari attori pubblici e privati coinvolti nel progetto risulterà decisiva per la buona riuscita dello stesso: il ritorno in termini di immagine e di economia può finalmente rappresentare un volàno nell’ottica del pieno sviluppo del turismo culturale per Pozzuoli ed i Campi Flegrei.

Quest’anno il Festival si avvale della collaborazione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che mette a disposizione le sue suggestive location per ospitare i concerti.

Napoli sarà più volte al centro del repertorio proposto dagli artisti, con tributi a Pino Daniele e versioni jazz di musica classica napoletana. Si scivolerà poi dallo swing di tradizione americana, ai tanghi e alle milonghe brasiliane, fino ad assistere all’ incontro tra la musica spirituale africana e il canto gregoriano europeo, e fino al jazz africano di impegno politico.

LE DATE – Apre il festival l’Emilia Zamuner Quartet, il 5 luglio al Cala Moresca a Miseno (Bacoli) con un omaggio a Pino Daniele; atmosfere intime e poetiche con improvvisazioni in perfetto stile jazzistico che regalano preziose sonorità. Alla voce, Emilia Zamuner, Paolo Zamuner al piano, Michele Sperandio alla batteria, Lorenzo Scipioni.

Il 7 luglio la città bassa di Cuma sarà la location d’eccezione di una grande band, la New Talent Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini – Special guest Stefano di Battista con il progetto musicale OUR MONK, ispirato a Thelonious Monk, scelto come modello e riferimento per il suo approccio esecutivo fuori dagli schemi. Un omaggio al singolare pianista e compositore statunitense, artista eclettico e originale che ha rappresentato la sfera be bop a New York. La partecipazione di solisti di eccezione e l’utilizzo delle nuove tecnologie di video-mapping completano e arricchiscono la proposta. Il progetto, promosso dalla Fondazione Musica per Roma, ha il sostegno del MiBACT e della SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

Note swing, che collegano le due meravigliose e creative città di Napoli e New Orleans, da Toledo a storyville, da Carosone ad Armstrong, dal mandolino al banjo, in una  fusione tra tradizione europea e musica afro–americana, risuoneranno nel concerto di Dr. Jazz & Dirty Bucks Swing Band che il 13 luglio si esibirà alla Maison Toledo a Pozzuoli. (Alfredo “Dr. Jazz” Verga – chitarra e voce; Alessandro “Mr. Groove” Panella – contrabasso; Luciano “Mr.Chugga” De Ioanni – batteria; Ettore “Mr.Dirty” Patrevita – Sax).

Il 14 e 15 luglio lo splendido scenario delle Terme romane di Baia farà da cornice a due concerti dalla forte caratterizzazione.

Sonorità brasiliane nella musica di Yamandu Costa (il 14 luglio), chitarrista e compositore brasiliano, applaudito da Paco De Lucia. Le sue interpretazioni con la chitarra a 7 corde spaziano dalle milonghe ai tanghi alla zambas, allo chamanè. Yamandu ,con il suo tocco unico e l’accurata ricerca delle dinamiche, rappresenta oggi uno dei maggiori interpreti della musica brasiliana di tutti i tempi.

Il 15 luglio è la volta del sound aspro e sensuale dalle coloritura africane di Abbey Lincoln, nell’omaggio dell’Ada Montellanico Quintet, con il progetto Abbey’s Road feat. Giovanni Falzone.  Abbey Lincoln, cantante e autrice di grande originalità,  fu figura leggendaria non solo in ambito musicale ma per l’intero movimento Black Power. Impegnata politicamente negli anni ’60 in seno alla comunità nera,  fece della sua musica una cassa di risonanza nella denuncia delle discriminazioni razziali vissute dalla popolazione afroamericana. Ada Montellanico ripercorre la strada di Abbey, ricalcando la forza narratrice delle sue composizioni, il carattere africano del suo universo sonoro e la sua profonda aggressività. (Ada Montellanico – voce;Giovanni Falzone –tromba;Massimo Pirone-Trombone; Jacopo Ferrazza-contrabasso; Valerio Vantaggio –batteria)

Il 19 luglio al Lago Lucrino, presso l’AKademia Cucina & More, la voce e il piano di Lorenzo Helleger si esibirà assieme a Giovanni Campagnoli alla tromba e flicorno, raccontando Napoli nel bello e nel brutto, tra note classiche e swing.

Chiude il Festival il 21 luglio il grande pianista , compositore e direttore d’orchestra, Enrico Intra che con la cantante afroamericana Joyce Yuille, porta una  proposta originale che mescola il cattolico ed europeo canto gregoriano con il protestante e afroamericano spiritual, un mix che conferisce una dimensione straniante e piena di suggestione all’antico canto liturgico. L’Enrico Intra – Joyce Yuille Ensemble si esibirà al Castello di Baia in blues, gregoriani e spirituals, accompagnati da Matteo Bortone (già nuovo miglior talento per la critica italiana del TOP JAZZ)  al contrabasso e Stefano Tamborrino alla batteria.

Tanti anche gli  appuntamenti in programma nei PJF club del territorio flegreo. Per il programma completo e i dettagli degli eventi: www.pozzuolijazzfestival.it

Il Festival, è organizzato dall’Associazione Jazz & Conversation, impegnata da anni a testimoniare il proprio ruolo nella cultura dei Campi Flegrei, attraverso un percorso in cui la musica incontra il territorio, la suggestione dei suoi paesaggi, la sua storia e le sue contraddizioni.

 Per info e prenotazioni: segreteria@pozzuolijazzfestival.it 3473312416 – 335.6684161

www.pozzuolijazzfestival.it

Scritto da Adriano Ranalli


Classe ’93, residente a Pozzuoli. Amante del confronto dialettico e della buona informazione, è membro de “L’Inziativa” per cui scrive dal novembre 2014. Laureato in Scienze Politiche dell’Europa e Strategie di Sviluppo, studia per lavorare nel campo della diplomazia.