Il Tar Campania rigetta ancora l’ultimo ricorso presentato a gennaio 2017 da Anna Maria Pietropaolo contro l’ordine di abbattimento da parte del Comune di Pozzuoli della struttura del “Vicienzo a ‘mmare”, secondo quanto riportato da Cronaca Flegrea e da Il Mattino. L’ultima sentenza giunge dopo una prima bocciatura del Tar e un successivo accoglimento di sospensiva, con rinvio in primo grado, da parte del Consiglio di Stato.
L’abbattimento della struttura di cemento è parte essenziale del secondo lotto di lavori denominati collegamento “Via Napoli-Rione Terra” del PIU Europa. Progetto da poco più di tre milioni e mezzo cofinanziato (1,1 milione dal Comune) che dovrebbe completare la passeggiata dietro San Vincenzo, all’inizio di via Napoli. Dapprima prevista l’acquisizione mediante esproprio, il Comune di Pozzuoli ha poi deciso per l’ordine di abbattimento con ordinanza dirigenziale 52165 del 4 agosto 2016. La nuova decisione del Tribunale amministrativo regionale apre uno spiraglio per la demolizione dell’ecomostro, che va proseguita senza esitazioni. Certo, potrebbe arrivare un nuovo ricorso al Consiglio di Stato, considerando che la prima decisione dello stesso riguardò aspetti o formali o procedurali della sentenza di primo grado. Non si può però cedere alle pressioni (in passato, anche da parte di consiglieri comunali) e agli ostacoli per restituire a via Napoli lo skyline e la visuale che merita e porre un punto preciso su abusi improponibili vecchi e nuovi, oltre all’eliminazione di cubature di cemento (aspetto troppe volte affrontato marginalmente). Ci auguriamo, dunque, che il Comune si assuma le proprie responsabilità e, in presenza dei requisiti di legge, proceda anche all’abbattimento “in danno”, cioè a proprie spese, per poi rifarsi nei confronti dei proprietari inadempienti. Ne va della credibilità delle istituzioni e della salute del territorio.