Il Comune di Pozzuoli è pronto a presentare una manovra immobiliare bis, capace di proseguire il piano di alienazione e vendita intrapreso a partire dal 2008 e che solo negli ultimi anni sembra cominci a intercettare il favore dell’imprenditoria privata. Il nuovo bando, correttivo di quello presentato nel novembre del 2012, dovrebbe essere presentato a breve in consiglio comunale e comprenderà tutte quelle strutture che ancora non hanno trovato l’interesse di soggettività private. Il Comune di Pozzuoli, confermando una generale volontà di valorizzazione e sviluppo occupazionale sul territorio di Monterusciello, che vada oltre una semplice finalità contabile di messa a reddito dei beni, è pronto a rendere maggiormente appetibili le strutture e i terreni attraverso operazioni di natura: economica, con l’ulteriore abbassamento dei costi d’acquisto dei beni; burocratica, con la vendita di alcuni terreni, come quelli di via Pirandello, comprensivi di Piano Urbanistico Attuativo e in grado, quindi, di velocizzare l’iter di insediamento delle soggettività private; e tecnica, grazie all’ampliamento delle destinazioni d’uso dei beni in linea con le norme statali.
Farà parte di questo nuovo bando anche il mai aperto “Centro Commerciale” di via Modigliani, opera incompiuta simbolo del quartiere di Monterusciello, abbandonato da quasi trent’anni al degrado e al vandalismo, ma che nell’ultimo periodo è al centro dell’interesse di varie attività imprenditoriali. Il recente smantellamento dell’isola ecologica posta adiacente alla struttura, inoltre, sembra preparare il terreno a nuove soggettività imprenditoriali. A tal proposito ne abbiamo discusso con l’assessore al patrimonio e all’urbanistica del Comune di Pozzuoli, Roberto Gerundo, che ci ha esposto la questione del centro commerciale, fornendoci interessanti novità a proposito delle sorti della mega costruzione di via Modigliani. “Nel 2008 si è deciso di porre in vendita la struttura; vendita finalizzata non alla promozione del territorio ma esclusivamente per finalità economiche. Inizialmente la struttura è stata messa in vendita a prezzi elevati, tanto da non incontrare l’interesse del mercato neanche quattro/cinque anni fa, quando la crisi economica non si era ancora esplicitata.
L’interessamento del mercato – continua Gerundo – concentra oggi l’attenzione degli imprenditori nel settore unico che adesso tira, che è quello della media distribuzione alimentare. Il problema sulla media distribuzione in relazione al centro commerciale, è legato alla condizione difficile in cui versa la struttura, sia per il degrado in cui versa il centro commerciale che per la modalità organizzativa dell’impianto; oltre l’acquisito, infatti, che adesso è stato stimato sui 2 milioni e 700 mila euro, c’è una stima che va dai 10 a 15 milioni di intervento di recupero a carico dell’acquirente. Stiamo parlando, quindi, di una operazione che si colloca sotto i 20 milioni di euro. Si tratta, dunque, di spostare un interesse imprenditoriale non di poco conto”.
Oltre la naturale destinazione d’uso commerciale della struttura di via Modigliani, nel prossimo bando verranno amplificate le destinazioni potenziali che interesseranno il mai nato Centro Commerciale. Così come ci illustra l’assessore Gerundo, l’amministrazione diversificherà le destinazioni del bene in alienazione nei seguenti indirizzi: strutture sportive ricreative, turistico ricettive, attività socio sanitarie, sociali e assistenziali, case di riposo per anziani con connesse residenze a gestione unitaria. “Per queste ultime funzioni – afferma l’assessore Gerundo – abbiamo avuto segnali di incoraggiamento da parte del mercato. Oggi ci sono grossi imprenditori che investono. Abbiamo avuto, infatti, interessamenti da parte di imprenditori che vedono l’ipotesi di realizzare una casa di riposo in quel complesso con un certo interesse. Noi vorremmo che il mercato privilegiasse questo tipo di funzione, che noi inseriremo tra quelle possibili. Siamo orientati ad offrire un ventaglio di destinazioni e riteniamo che si possano sviluppare attività lavorative e creare da parte dell’imprenditoria privata nuovi posti di lavoro. Ovviamente bisogna sempre bilanciare le questioni. I segnali del mercato ci hanno dimostrato, ancora ufficiosamente, come l’opzione casa di riposo è un opzione che il mercato apprezza, ma il tipo di attività di carattere commerciale rimane un riferimento”.
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