E’ notizia di oggi che il Nucleo Operativo di Pozzuoli ha eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone ritenute pusher e gestori di piazza di spaccio. Legati ai clan camorristici negli anni recenti dal 2010 al 2015, si tratterebbe dei “capipiazza” delle basi dei 600 alloggi e del lotto 9 di Monterusciello, del Rione Toiano e di Licola Mare. Alcuni erano già colpiti da misure detentive come Gennaro Amirante, già condannato a 8 anni di reclusione, altri 5 sono i soggetti finiti in carcere e 3 ai domiciliari. L’ordinanza applicativa è stata emessa dal Tribunale di Napoli – Sezione Riesame a seguito di ricorsi presentati dalla Dda di Napoli.
L’operazione di questa mattina all’alba segue la notizia del recente pentimento del boss Antonio Ferro. Proprio oggi, intanto, un Consiglio Comunale “a partecipazione ridotta”, con soli 12 consiglieri su 24 presenti in aula – per motivazioni legate ad equilibri politici – e nessun dibattito sul tema, ha approvato in un clima surreale l’istituzione e il regolamento sull’ “Osservatorio per la prevenzione ed il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della cultura della legalità e partecipazione attiva dei cittadini”. L’Organo è stato fortemente voluto da amministrazione, associazioni locali e studenti in occasione della marcia per la legalità tenuta proprio a Monterusciello lo scorso 16 febbraio.