Un altro modo di fare politica e forse anche un altro modo per riattivare quel filo spezzato tra cittadini e amministratori. È questo che a noi dell’associazione politica Noi Re(si)stiamo Qui, ha spinto a proporre al sindaco Vincenzo Figliolia ed a tutta la giunta un nuovo strumento di partecipazione politica.
Innanzitutto cos’è il bilancio partecipato: una forma di coinvolgimento, prevede che una minima parte del bilancio comunale sia destinata alla gestione diretta dei cittadini. Saranno questi ultimi, quindi, con sondaggi ed appositi momenti di incontro, a decidere cosa farne dei soldi che ci sono al comune di Pozzuoli. Il bilancio partecipato è prassi comune in moltissime città d’Italia e dovunque è stato istituzionalizzato ha dato dei grandi miglioramenti. È ovvio che un simile strumento nelle mani dei cittadini migliorerebbe la vivibilità del territorio, anche perché, purtroppo, siamo solo noi cittadini che viviamo la nostra città, la giriamo e ne conosciamo i tanti problemi. Ma non va visto solo in chiave risolutiva dei problemi, ma anche propositiva.
Sono fermamente convinto che in questo territorio ci siano tante menti brillanti, piene di idee e di proposte, che non vedono l’ora di essere valutati. Di esempi ce ne sono tantissimi, dall’architettura partecipata fatta al Parco Bognar, fino al lavoro di Cristiano Fiorentino per la mappatura dei beni archeologici. C’è bisogno solo di crederci e quindi di finanziare (basta poco). Per riprendere le parole del presidente di NRQ, Sandro Izzo, “la partecipazione non si può limitare alla redazione di un regolamento, serve un dialogo costante, disponibilità da parte degli uffici tecnici e apertura mentale alle nuove idee”.
Chiediamo che a questa richiesta si facciano avanti anche i partiti di Governo e di opposizione della città, le associazioni, i sindacati e la società civile. Abbiamo previsto un gazebo in piazza a Pozzuoli, per l’uno e il due febbraio. Ci saranno altri momenti di coinvolgimento diretto anche a Monterusciello. Insomma, questa città, ogni qual volta le è stata date l’opportunità di partecipare (vedi capodanno e elezioni Forum dei giovani), non si è mai tirata indietro. Adesso chiediamo concretezza, non solo carte e regolamenti.