Il welfare locale è uno degli elementi più importanti per la pubblica amministrazione. Nel mezzogiorno d’Italia, soprattutto, rappresenta un vero e proprio baluardo per riuscire a garantire livelli di vita dignitosi, che si avvicinino agli standard delle regioni più facoltose del nostro paese. È proprio per questo che, già con la legge 328 del 2000, lo Stato prevede ingenti finanziamenti pubblici affinché i comuni realizzino al meglio il sistema di interventi sociali. È proprio sugli interventi agli anziani, disabili, giovani mamme e persone meno abbienti, che si incentra tutto il “Piano Sociale di Zona”, una sorta di programma che ogni ambito territoriale presenta alla propria regione di competenza. Nel nostro caso, quindi, è la regione Campania, che provvede ad emanare i fondi necessari (parliamo di centinaia di migliaia di euro). Requisito indispensabile affinché la regione Campania possa accettare il “Piano Sociale di Zona” è la concertazione con le parti sociali, sindacati, associazioni, gruppi di giovani e tanti altri, proprio per allargare la partecipazione nelle scelte dell’amministrazione.
Politiche sociali a rischio commissariamento
Entro il 16 settembre il comune di Pozzuoli, nella competenza dall’assessorato alle Politiche Sociali, avrebbe dovuto presentare, in qualità di ente capofila, il piano alla regione Campania, per essere finanziati e per garantire i servizi di assistenza alle persone. Avrebbe, si, perché con oltre mille dipendenti ed assessori di fresca nomina, la nostra amministrazione fa un profondo flop. In data 16 settembre nessun programma è arrivato alla regione Campania, che in questo caso potrebbe anche commissariare i servizi delle politiche sociali, avvalendosi proprio della legge regionale 11 del 2007, secondo la quale “[…] la Regione, con provvedimento del presidente, previa delibera della Giunta, interviene,sentito l’ente locale inadempiente, in via sostitutiva anche attraverso la nomina di un commissario ad acta”. Certo, i comuni inadempienti pare siano stati diversi, ma ci sono anche altri elementi: secondo le informazioni che abbiamo raccolto l’intoppo sarebbe nato perché il Comune di Pozzuoli non ha provveduto, in tempi ragionevoli, a mandare la documentazione al Comune di Monte di Procida, che avrebbe dovuto sottoporla al consiglio comunale ed approvarla. Ci risulta anche che il documento inviato dal comune di Pozzuoli avesse delle correzioni a matita, cosa che non ha convinto alcuni amministratori montesi. Nonostante l’amministrazione puteolana abbia motivato questo netto ritardo con i troppi impegni che i Servizi Sociali hanno avuto in questi mesi, noi pensiamo che sia doverosa una maggiore attenzione.
Poca la partecipazione
Cosa ancor più grave, e che prescinde dal discorso della scadenza, è la poca partecipazione che il Comune ha messo in moto. Molte, infatti, sono le associazioni regolarmente registrate all’albo del comune che non sono state avvisate. Sarebbe bello sapere come, perché e chi è stato “scelto” per partecipare alla programmazione degli interventi. Nonostante questo non tutto è perduto. La regione Campania, infatti, potrebbe predisporre per i ritardatari uno slittamento della scadenza. Quest’ultima sarebbe definitiva, speriamo che Pozzuoli arrivi in tempo.
Altri fondi in arrivo
Intanto ci auguriamo che l’amministrazione abbia volto lo sguardo anche ad altri fondi, stiamo parlando di circa un milione di euro destinati ai comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. Sono i fondi PAC, voluti dal ministro Barca per potenziare gli interventi sull’infanzia e per gli anziani. L’obiettivo di questi fondi va in due direzioni: il primo riguarda gli anziani, la loro assistenza domiciliare, la qualificazione dell’offerta residenziale; l’altro versante l’infanzia: ampliamento dell’offerta dei servizi, incremento dei servizi in territori dove essi sono deboli, miglioramento dell’efficienza. Per questo settore i fondi sono di ben 735mila euro. Ciascun ambito territoriale, per utilizzare le risorse, dovrà presentare un piano di intervento per l’infanzia ed uno per gli anziani. Piano che il comune di Pozzuoli dovrebbe inviare al Ministero dell’Interno e alla regione Campania entro il 14 dicembre 2013. Dovrebbe si, il condizionale a questo punto è d’obbligo.