“Questa mattina ci troviamo di fronte ad un esempio concreto di collaborazione pubblico-privato ad esclusivo beneficio della collettività. Un nuovo spazio per la città rivive grazie all’iniziativa di un imprenditore privato” – Le parole sono del Sindaco Vincenzo Figliolia e l’imprenditore che ha promosso e finanziato l’intervento è il puteolano Sergio Di Bonito. La riqualificazione ha interessato l’area del “Collegio dei Tibicines”, detto anche “scuola dei flautisti”, i cui resti di epoca romana si trovano di fronte alla scuola materna ed elementare del I circolo didattico “Guglielmo Marconi” e a poca distanza dal Rione Terra.
L’inaugurazione dei giardinetti di viale Capomazza ha avuto luogo questa mattina sabato 6 febbraio alla presenza di numerosi bambini della Marconi accompagnati dalla dirigente Angela Palomba e dalle loro famiglie. Alcuni cenni storici sul luogo sono stati offerti invece dal maestro Antonio Isabettini, che ha ricordato la presenza, fino all’84, del vecchio Municipio, palazzo abbattuto a seguito della crisi bradisismica dell’83. Tutti gli interventi hanno ribadito il particolare, essenziale, che l’area sarà fruibile gratuitamente a tutti, ed è stata annunciata la presenza a breve, di giostre e panchine.
“Dopo aver acquisito tutti i pareri, l’area è stata completamente ripulita e resa accessibile grazie alla realizzazione di una scala, della recinzione in ferro, dell’impianto di illuminazione e della copertura degli antichi resti romani del Collegio dei Tibicines” – come spiega lo “sponsor” privato, al quale va il legittimo ritorno di immagine. Questa sinergia stimola inevitabilmente riflessioni e speranze. L’auspicio è che possa rappresentare una buona prassi, che sia da esempio e che si inserisca in un più ampio e strutturale rilancio e valorizzazione degli spazi pubblici abbandonati e dei siti archeologici cosiddetti “minori”. La condizione è che la finalità pubblicistica venga confermata sul campo con la civiltà dei fruitori e con l’assunzione di responsabilità da parte del Comune e della Soprintendenza, ognuno per le sue competenze: dalla manutenzione ordinaria dei giardini, alla promozione di tutto ciò di buono che potrà essere organizzato in quel sito da associazioni, cittadini e operatori locali.