FOTO DI PAOLO VISONE
Torna il “pennone a mare” a Pozzuoli nel giorno di ferragosto e tanti puteolani rinnovano la tradizione con la loro presenza al molo caligoliano. Circa duemila le persone presenti, tra quelle sul molo, sulla banchina e sulle numerose imbarcazioni private che affollavano l’area del porto. Ed è questa probabilmente la notizia più importante, considerato che l’evento, che precede le celebrazioni religiose dell’Assunta, è storicamente legato al mondo dei pescatori e all’identità popolare di Pozzuoli, città oggi inevitabilmente cambiata e in cerca di una “nuova strada”. La manifestazione, interrotta lo scorso anno a seguito dei tragici eventi avvenuti a Monteforte Irpino, è stata preceduta da un minuto di silenzio e dalla deposizione di una corona di fiori in mare in ricordo alle vittime del bus precipitato il 28 luglio 2013. Buona l’organizzazione ad opera del “comitato pescatori” con la collaborazione di sponsors privati e la presenza delle forze dell’ordine, preceduta da interventi di pulizia straordinaria dei fondali disposti dalla Capitaneria di Porto su esplicita richiesta dell’amministrazione comunale.
Si tratta di un gioco semplice. I concorrenti devono strappare le bandierine poste all’estremità del palo ricoperto di sapone (oggi sostituito da grasso) e rivolto verso il mare, percorrendo circa 13-14 metri prima di cadere in acqua. Quest’anno i concorrenti, presentati come sempre in modo dissacrante da Franco Testa, erano 14, ma solo una delle tre bandierine è stata raccolta prima della conclusione della gara avvenuta dopo quasi due ore. Il pennone, infatti, è una gara a tempo, che viene interrotta ad un orario prestabilito per lasciare spazio alla processione partita dalla Chiesa dell’Assunta nei pressi del Valione. Il vincitore è stato Gennaro Iezzo, unico a portare a casa la coppa prevista per il terzo premio. Probabilmente il troppo grasso e l’eccessiva inclinazione del palo o la scelta di far gareggiare solo cittadini di Pozzuoli, hanno influito sull’esito della competizione.
Ancora una volta, l’auspicio è che questa manifestazione, nella quale ancora tanti puteolani si riconoscono con ironia e curiosità, possa proseguire negli anni ed essere inserita in programmi di eventi estivi più ampi e di qualità, con il sostegno, la volontà e l’attenzione delle Istituzioni locali.