La morosità per il pagamento dei canoni di locazione negli immobili comunali di Monterusciello si è ridotta sensibilmente. E’ quanto si registra da fonti dell’amministrazione puteolana, con un significativo incremento degli incassi derivanti dal patrimonio cittadino rientrante nel regime di edilizia residenziale pubblica. E’ un dato che infonde fiducia in un settore nel quale per diversi anni ha regnato l’evasione sistematica, con tutte le conseguenze sociali e politiche.
LE PERCENTUALI – Un trend in salita, a guardare le statistiche dal 2012 ad oggi, sia per gli edifici ad uso commerciale sia per quelli ad esclusivo uso residenziale. Si è passati infatti per i locali a destinazione commerciale ad una percentuale di morosità praticamente dimezzata, dal 95,4% del 2012 al 58,65% del 2015, con un incasso da 56.000 a 423.000 euro. Anche la situazione dell’edilizia abitativa è nettamente migliorata, con una percentuale di insolventi calata dal 49,08% del 2012 al 15,63% del 2015 e ad un incasso che è passato da circa un milione a più di due milioni e mezzo di euro. Considerando la percentuale totale di morosità, si è passati dal 65,78% del 2012 al 27,5% del 2015, con un progressivo miglioramento nel corso degli anni e con una notevole riduzione del divario tra il totale emesso ed il totale incassato del patrimonio comunale.
Bisogna inoltre considerare inoltre che è stata approvata nel febbraio 2015 la delibera di Giunta Comunale n. 14, che riprende la precedente n. 26 del 2014, la quale ha rimodulato la tassazione prevista utilizzando i parametri di fascia bassa per la determinazione del canone stabiliti dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare, distinti in base alla specifica destinazione e tipologia degli immobili, con una diversificazione maggiore rispetto alle precedenti tabelle impiegate. La scelta di adottare le quotazioni più basse in relazione alle diverse assegnazioni è stata adottata, come si può leggere in tale delibera, “per la vetustà e le caratteristiche degli immobili, trattandosi sovente di edilizia prefabbricata pesante, per la loro ubicazione prevalentemente nella periferica Monterusciello, per l’assenza di opere di manutenzione straordinaria e per la generale crisi economica che ha provocato un significativo ribasso dei canoni di locazione sull’intero mercato immobiliare.” In merito all’impiego quindi di tassazioni che tengano conto delle effettive condizioni degli immobili e del loro valore, è legittimo aspettarsi un ulteriore miglioramento di tali dati.
DIRITTI E DOVERI – Insomma, l’opinione diffusa negli anni secondo cui “a Pozzuoli nelle case popolari nessuno paga il canone”, diffusasi negli anni sulla base di una oggettiva e rilevante evasione, oggi non risponde più a verità. In una realtà come quella di Pozzuoli, nella quale gran parte del patrimonio abitativo di Monterusciello è pubblico (circa 5.000 alloggi), così come una buona quota di locali destinati ad altre attività commerciali e associative, è un segno forte di legalità e di senso civico da parte della cittadinanza prendere parte alle spese della collettività in merito all’uso di un bene pubblico. Proprio per questo è necessario che l’amministrazione provveda non solo ad adeguare la tassazione relativa, ma anche a continuare a reinvestire tali entrate in favore di manutenzione ordinaria e di servizi per la comunità, in modo che ciascuno possa sentirsi ancor più motivato alla regolarizzazione dei versamenti dovuti e che questi dati possano ulteriormente migliorare. Sentirsi parte della collettività e progredire verso condizioni più soddisfacenti del vivere civile sono probabilmente il migliore rimedio per questa triste pagina di evasione, che a Pozzuoli sembra essere finalmente in via di risoluzione.
ARTICOLO DI ANNA EMANUELE PARETO