Al Comune di Pozzuoli è giunta nei giorni scorsi una sanzione disposta dall’Autorità nazionale anticorruzione, ente presieduto dal celebre magistrato Raffaele Cantone, per un ritardo nell’approvazione del piano anticorruzione. Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia annuncia ricorso assieme a tutta l’amministrazione e chiarisce: “Innanzitutto partiamo dal presupposto che il piano anti-corruzione è stato approvato in ritardo e che abbiamo presentato ricorso contro la delibera che sancisce la sanzione, per diversi motivi – spiega il primo cittadino – C’è stato un ritardo ma si tratta di una negligenza non collegata all’attività politica e amministrativa, bensì a quella burocratica. Tant’è che la Giunta ha approvato il piano anticorruzione in data 22 gennaio, e il Consiglio comunale si è espresso a favore in data 28 gennaio. All’apparato burocratico-dirigenziale – continua il sindaco Figliolia – non restava che approvare, nonostante sia stato sollecitato da me a farlo. Tutti questi elementi motivano il ricorso. Quello che è accaduto dopo, nonostante i solleciti miei per l’adozione del piano, non è di competenza diretta dell’Amministrazione. Il ricorso saprà ripristinare la verità. La trasparenza e la lotta alla corruzione sono per Pozzuoli un punto fermo su cui non è mai stato fatto nessun passo indietro”.
Figliolia ci tiene a precisare anche le altre azioni messe in campo per prevenire il rischio di fenomeni corruttivi: “Abbiamo nominato, con concorso, nuovi dieci dirigenti per distribuire gli incarichi e il peso della macchina comunale, ed evitare che fossero accentrati nelle mani di pochi, con il rischio di infiltrazioni corruttiva. Quando ci siamo insediati ce ne erano soltanto due di dirigenti. Abbiamo ridimensionato gli incarichi dei funzionari, perché sono in fase di accertamento alcuni episodi che potrebbero celare meccanismi sospetti (come l’indagine ancora in corso da parte della Dda, ndr). Abbiamo lavorato e lavoriamo per garantire trasparenza e legalità. Questo vorrei che fosse chiaro a tutti, soprattutto per evitare infondate strumentalizzazioni. A chi racconta altro in queste ore – conclude il sindaco – pur di tentare di avere visibilità per la propria campagna elettorale, invito a dire verità non smentibili, per evitare di fare poi magre figure“.