Pozzuoli ed il territorio flegreo sono da sempre caratterizzati da fenomeni naturali che ne mettono a rischio integrità e sicurezza. La prevenzione del rischio diviene dunque fattore indispensabile per assicurare una risposta pronta ed efficace all’emergenza.
Nell’ottica di una maggiore consapevolezza delle realtà che si occupano di prevenzione e protezione, abbiamo ritenuto di approfondire la conoscenza del Corpo Italiano di San Lazzaro (Corps Saint Lazarus International – CSLI) in ragione del suo impegno sul territorio puteolano. Abbiamo dunque intervistato Alexander Virgili, socio fondatore del CSLI, responsabile nazionale per le relazioni esterne del Corpo e membro della Advisory Board della Lazarus Union. Ecco, di seguito, un estratto della nostra conversazione:
Ciao Alexander, a Pozzuoli non tutti sono a conoscenza della realtà del Corpo Italiano di San Lazzaro. Potresti fornirci una panoramica dell’organizzazione, dei suoi scopi ed obiettivi?
Assolutamente. Il Corpo Italiano di San Lazzaro è una organizzazione di volontariato attiva in Italia dal 2009. È il ramo italiano della Lazarus Union, una Organizzazione Non Governativa di respiro internazionale con status consultivo presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite, nello specifico presso l’ECOSOC, con il quale si coordina per le attività da svolgersi a livello internazionale. L’organizzazione è senza scopo di lucro e si occupa di fornire assistenza e supporto sociale, di assolvere ai compiti di protezione civile oltre che di tutelare e valorizzare i beni culturali. Il nostro motto è: “creiamo nuove prospettive insieme”.
Come nasce questa collaborazione con il Comune di Pozzuoli? E da quanto tempo?
La collaborazione con il Comune di Pozzuoli nasce agli inizi del 2018, in coordinamento con il Centro Operativo Comunale con sede a Monterusciello. Una delle prime attività congiunte fu svolta agli inizi della stagione antincendio, a supporto dei vigili del fuoco tramite il monitoraggio delle zone boschive. Abbiamo poi collaborato alla esercitazione “Efesto” dell’Aeronautica Militare ed alla Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri al COC di Pozzuoli il 13 ottobre 2018, evento a cui presero parte diverse personalità di spicco del mondo della Protezione Civile.
Avete in mente altre attività?
Il nostro obiettivo primario condiviso con il Comune è quello di fare formazione per la cittadinanza, aumentando il grado di prevenzione e protezione della popolazione. Per questo abbiamo svolto alcuni incontri preliminari anche con alcuni dirigenti scolastici per poter avviare un progetto di formazione e disseminazione a partire dai più giovani, indicando quali sono i comportamenti corretti da tenere in caso di emergenza e via dicendo.
Come ci si può avvicinare alla vostra associazione?
I gruppi sono in continua evoluzione, si formano dal basso, spontaneamente. Dal 2016 siamo operativi in Campania, così come a Roma e a Livorno solo per citarne alcuni. Per iscriversi all’associazione ed essere un volontario i requisiti non sono tanti: un minimo di 14 anni e tanta voglia di mettersi in gioco. Per le attività di protezione civile si parte dai 16 anni, mentre per quelle operativamente più complesse dai 18 anni.
C’è un appello che vuoi lanciare ai lettori?
Fare attività di protezione civile è bello, formativo e socialmente importante. Viste le peculiarità anche morfologiche di questo territorio, spesso le distanze restano troppo ampie per essere coperte in tempi utili. Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile della comunità di Pozzuoli per poter essere pronti ed efficaci nelle emergenze.
Il CSLI (qui di seguito il sito internet di riferimento www.csli-italia.org) è in definitiva una realtà di notevole importanza a livello nazionale ed internazionale, capace di ampliare il proprio raggio d’azione e la propria base di volontari di anno in anno. Ci auguriamo che la sua presenza a Pozzuoli possa avere una risposta sempre più positiva da parte della comunità e che, soprattutto, l’associazione sostenga il territorio flegreo nelle sfide a venire.