Si avvicina l’inaugurazione della prima edizione del Festival delle Idee Politiche (FiP), a Pozzuoli e per Pozzuoli. Da venerdì 25 a domenica 27 aprile, la città si prepara ad accogliere convegni, workshop, performance artistiche e passeggiate archeologiche. A parlarcene, Iaia de Marco e Giovanna Buonanno, presidente e vicepresidente dell’associazione culturale Città Meridiana, cuore pulsante della manifestazione.
Quando e come nasce l’idea del festival?
Giovanna: Il quando lo ricordo perfettamente: era il 2 ottobre 2012 il giorno in cui ho letto un articolo di Marino Niola (ospite al FiP, nda) dal titolo “Il popolo dei festival orfano della polis”, in cui l’antropologo scriveva: “In realtà il popolo dei festival esprime una domanda di cultura ma anche di cittadinanza. Questa marea umana che occupa le città è orfana della polis. E tenta di ricostituirla dal basso, colmando il vuoto aperto in questi anni da una politica sempre più lontana dai bisogni, dagli ideali, dai desideri”. Ecco quando nasce il Festival. E perché … beh, per rispondere ad una domanda che noi dell’associazione ci siamo posti spesso: perché ci piacciono tanto i festival? Adesso abbiamo la risposta: perché nei festival si cela il desiderio di cittadinanza, dello stare in piazza e del partecipare attivamente alla politica sul territorio. Si tratta anche di ri-pensare il modo in cui si sta assieme: piuttosto che aggregazione da pub, noi crediamo in una aggregazione culturale.
E cosa mi dite del nome prescelto per l’evento? Cosa intende Città Meridiana per “Idee Politiche”?
Iaia: Le Idee Politiche sono gli anticorpi all’attuale sistema politico. Per politica, e qui richiamo il sottotitolo della manifestazione (“Rassegna annuale di teorie politiche e pratiche della partecipazione civile”, nda), si intende necessità di partecipazione civile. E’ per questo che la prima edizione, Alfabeti, si concentra sui fatti e sulle parole della politica, una sorta di dizionario minimo da cui partire assieme.
Chi ha contribuito all’organizzazione del FiP?
Giovanna e Iaia: Associazioni del territorio, istituzioni comunali, scuole e giovani talenti locali, oltre che gli ospiti che hanno aderito all’evento portando la propria esperienza e professionalità. Senza dimenticare i commercianti locali, l’AssoAlbergatori e le librerie: ognuno, secondo le proprie competenze, ha contribuito a proprio modo, in una condivisione della costruzione dell’evento che è anche partecipazione ad un progetto comune, fare comunità – per questo preferiamo parlare di “tessere assieme competenze” piuttosto che dell’ab-usato “fare rete”, per rimandare ad un concreto impegno visibile nello scorrere il programma del festival.
Quale contributo, secondo voi, può dare il FiP alla città di Pozzuoli?
Giovanna e Iaia: Parliamo sicuramente di crescita culturale e civile, oltre che della possibilità di far conoscere Pozzuoli a chi ancora non ha avuto occasione di farlo. Sarà un momento di incontro tra i puteolani e chi viene da fuori, e viceversa – incontro che verterà non solo sulle bellezze paesaggistiche e storiche della nostra città, ma anche culturale, enogastronomico e sociale. L’invito è questo: ri-pensiamoci, ripensiamo alla politica – non costituendoci come movimento antagonista, che deve per forza “andare contro”, ma che può innovare e partecipare anche tramite l’approfondimento e la sana critica costruttiva – e ripensiamo noi stessi come soggetti politici e civili attivi. Riusciremo nelle nostre intenzioni? Questo non sappiamo né possiamo dirlo, ma sicuramente crediamo nella necessità dell’utopia delle idee nuove e dello sforzo nel cercare forme per esprimerle.
Su www.festivaldelleideepolitiche.wordpress.com è possibile visionare il programma completo del festival, gli ospiti, le passeggiate sul territorio, le proiezioni e gli spettacoli teatrali proposti.