Quanto è necessario, oggi, un processo alla città? Viene da chiederselo, al termine della visione della pellicola, restaurata e restituita in tutta la sua potenza al pubblico, da parte dell’associazione Astrea – Sentimenti di Giustizia. Ieri, venerdì 21 aprile, la sala, all’ultimo piano di Palazzo Migliaresi a Pozzuoli, ha trattenuto il respiro durante la visione del film: girato da Luigi Zampa nel 1952, si ispira ad un fatto realmente accaduto, il processo Cuocolo, passato alla storia perché fra i primi procedimenti giudiziari che vide imputati, tra il 1911 e il 1912, numerosi esponenti della camorra napoletana.
L’OPERA RESTAURATA – Nell’opera, ad essere ucciso è Gennaro Ruotolo, rinvenuto privo di vita sulla spiaggia di Torre Annunziata. Indagano sui fatti il delegato Perrone e il giudice Spicacci, entrambi esponenti di una giustizia della legge che, però, si manifesta, muove e pensa secondo modalità e criteri diversi. A questo tipo di giustizia, se ne aggiunge un’altra: quella delle organizzazioni camorristiche, la giustizia degli uomini d’onore, più immediata, meno macchinosa, sicuramente incredibilmente violenta, in ogni sua manifestazione, dall’intimidazione verbale alle percosse fisiche, fino alla morte.
“Il film di Zampa”, afferma l’avvocato Aldo Cimmino, presidente di Sos Impresa Napoli, “mescola moltissimi elementi di riflessione, per questo l’impegno dell’associazione Astrea rappresenta un vero e proprio regalo alla città, permettendone nuovamente la visione restaurata. La pellicola – prosegue Cimmino – costituisce un’occasione di recupero della memoria storica che ci riconduce agli albori della criminalità organizzata, raffigurazione di quelle primordiali peculiarità della malavita organizzata che, oggi, in alcuni territori, ha mutato veste, ma resta pur sempre legata al rudimentale abbraccio con il potere; in altri, è rimasta come un tempo, per così dire, ma è ancora espressione di una sistematicità criminale giunta fino ai tempi odierni”.
I COMMENTI – Presenti alla proiezione il magistrato Vincenzo Piscitelli, presidente di Astrea – Sentimenti di Giustizia, e il notaio Dino Falconio, membro del consiglio direttivo della stessa associazione, che ha ricordato: “Questo film, oltre ad essere una importante testimonianza della commistione tra interessi economici della borghesia che si saldano alla bassa manovalanza del malaffare – un connubio tutto napoletano, differente dalla mafia siciliana, legata alle alte sfere della popolazione – ci dice che, alla base del comportamento legale, risiede sempre il principio di lealtà”. Presenti anche Luigi Cuomo, presidente nazionale di Sos Impresa – Rete per la legalità, che ha sottolineato la valenza del film e la sua cogente attualità; e il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia che, stimolato sulla persistenza dell’ecomostro di via Napoli, che pure appare in qualche frammento del film, ne ha ricordato le vicende giudiziarie e ha rinnovato il proprio impegno per restituire a Pozzuoli una parte del suo paesaggio sul mare.
L’iniziativa, promossa da Sos Impresa, dalla Rete per la Legalità e dall’associazione Astrea – Sentimenti di Giustizia, ha un valore etico imprescindibile per affrontare, con criticità e coscienza, le questioni di legalità che attanagliano il nostro tempo. La sua visione, atto culturale e politico, è al tempo stesso una promessa di resistenza.