FOTO DI PAOLO VISONE E ANDREA D’AGOSTINO
Dopo i gravissimi episodi di violenza criminale dei giorni scorsi, la città di Quarto ha risposto. Almeno tremila persone hanno partecipato, stasera venerdì 8 novembre, alla fiaccolata promossa dalla Forania di Quarto, dalla Diocesi di Pozzuoli e dall’associazione antiracket “Quarto, legalità e sviluppo”. Un lungo corteo, aperto dallo striscione “Giù le mani da Quarto”, compatto e silenzioso, che ha attraversato le strade della città, dalla chiesa San Castrese nell’area della 167 fino al centro in Piazza Santa Maria. Tante famiglie e tanti giovani. Presenti con un loro striscione anche i cittadini del comitato del Castagnaro, oltre ai dirigenti della squadra di calcio “Nuova Quarto per la legalità”. Da segnalare, purtroppo, l’assenza dei commissari prefettizi che amministrano il Comune sciolto per infiltrazioni camorristiche.
Una dimostrazione civile di forza, come sottolineato da Don Genny Guardascione, parroco della Chiesa Gesù Divin Maestro: “L’unione fa la forza per vincere il male, un male che oggi si chiama camorra. Questa deve essere solo la prima di tante iniziative alla quale dare continuità. Oggi abbiamo probabilmente riempito un vuoto, ma intendiamo lavorare nelle scuole per creare una cultura della legalità e incoraggiare le associazioni e gli imprenditori che sono vittime di estorsioni.”
Soddisfatto Luigi Cuomo, coordinatore regionale di Sos Impresa: “C’è stata una straordinaria partecipazione di popolo che non vuole tornare indietro. La Quarto migliore e perbene ha detto no alla camorra, che non passerà. Oggi possiamo contare su un fatto nuovo: la solidarietà tra le comunità delle parrocchie e le associazioni antiracket. Il nostro pensiero va a Luigi Polverino, imprenditore vittima della violenza, sicuramente non l’unico, brutalmente ferito al cranio, che ora sta più di tutti lottando per la vita”. E non a caso, uno degli striscioni recava la scritta “Forza Luigi, siamo con te”.
La manifestazione, in una piazza Santa Maria gremita, si è conclusa, dopo l’intervento del Vescovo di Pozzuoli Pascarella, al grido di “viva Quarto, giù le mani da Quarto”.