Giovedì, 25 maggio i ragazzi della Uosm (Unità Operativa Salute Mentale) di Capua sono stati in gita a Pozzuoli, per visitare le tante bellezze paesaggistiche e culturali di questo splendido sito campano. In realtà non si è trattato di una semplice escursione ricreativa, ma di qualcosa di molto più importante.
I ragazzi, infatti, seguono un programma riabilitativo all’interno del Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale di Capua nel cui ambito un aspetto fondamentale è rappresentato dalla risocializzazione, ovvero fare in modo che le persone si riapproprino del loro rapporto con il territorio e con la società, nella convinzione che il disagio psichico possa risolversi anche aprendosi al mondo esterno.
E così allora, zaino in spalla, sono partiti di buon’ora per questa splendida avventura: tutti nel pullmino, messo a disposizione dalla Cooperativa “Olmo”, che da tempo collabora con la Uosm di Capua attraverso una serie di progetti finalizzati proprio alla riabilitazione di persona adulte con disagio psichico (musicoterapia, teatro, cucina…), destinazione: Pozzuoli.
Il viaggio già di per sé ha rappresentato un momento di grande convivialità, ma la parte più bella è stata sicuramente l’arrivo: prima tappa, una visita guidata alla Solfatara e poi al Tempio di Serapide! Tutti hanno ammirato con vivo interesse le bellezze offerte da questo territorio e non da meno sono state le prelibatezze culinarie gustate in un ristorante del posto. Dopo pranzo, tutti a casa con un po’ di dispiacere perchè questa bella giornata volgeva al termine, ma con gli occhi e il cuore pieni di emozioni e ricordi .
Un ringraziamento va ai dottori della Uosm di Capua: il dott. Cioffo, il dott. Iorio, il dott. D’Amico, il dott. Del Castello che, credendo nel valore terapeutico della socializzazione hanno permesso questa esperienza; un ringraziamento al responsabile del Centro diurno, dott. Ferraiuolo e alle referenti, A. Tozzi e P. Rondon, che da anni mettono la loro professionalità e il loro cuore al servizio di chi soffre il disagio psichico; ed infine, ma non da meno, un ringraziamento alla Cooperativa “OLMO”, che con professionalità ed esperienza è da sempre impegnata nel campo del disagio sociale.
Grazie a tutti voi, con l’augurio che questa collaborazione possa rendere possibili ancora tante altre esperienze future come questa.