NAPOLI. Agitazione tra gli addetti alle pulizie dell’Università Federico II. I lavoratori di Lettere, Scienze Politiche e Giurisprudenza hanno scioperato per quasi tre giorni di fila. Lunedì e martedì aule, bagni e corridoi non sono stati puliti e, in alcuni casi, la spazzatura è stata trovata sparsa sul pavimento. Motivo di questo sciopero nei confronti dell’azienda appaltatrice e non dell’Università, sarebbe la riduzione del sette percento degli stipendi e un paventato taglio del personale.
Docenti e studenti, quindi, sono stati costretti ad operare con aule e bagni quasi inutilizzabili. La situazione è tornata alla normalità solo nella mattinata di mercoledì 5 febbraio, poco prima di mezzogiorno quando studenti e professori erano già nelle sedi. Soddisfatti i rappresentanti degli studenti che, se da un lato esprimono la piena solidarietà ai lavoratori, dall’altro si augurano che simili accadimenti non si ripetano, soprattutto per tutelare un “degno” diritto allo studio.
«Abbiamo appreso la notizia lunedì mattina – ha affermato Mirella Secondulfo, rappresentante degli studenti in seno al Consiglio d’Ateneo e presidente dell’ associazione ViviUnina. Siamo stati allarmati da alcuni studenti che ci chiedevano spiegazioni. Per questo – prosegue Secondulfo – ci siamo subito adoperati e abbiamo segnalato il malcontento agli uffici preposti. Già ieri gli organi preposti ci avevano assicurato una ripresa regolare delle pulizie, come stamane è realmente accaduto».
Una protesta rientrata, quindi, ma che non tranquillizza gli animi degli studenti. «Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori, che in questo periodo di crisi si vedono decurtare dalla busta paga un’ingente somma. Siamo soddisfatti che il disagio sia subito rientrato – continua Mirella Secondulfo – ma speriamo, allo stesso tempo, che simili accadimenti non si ripetano, soprattutto in periodi come questi, dove professori e soprattutto studenti, sono impegnati a sostenere gli esami».