Nasce Sparagnamm.it, il sistema di sconti promosso dall’Assessorato ai Giovani e alle Politiche Giovanili, Creatività ed Innovazione. Una rete dove domanda ed offerta si incontrano, e dove i servizi che vengono forniti sono a prezzi agevolati per tutti i giovani tra i 16 ed i 35 anni. Per usufruire delle offerte non è necessario alcun acquisto online, basta recarsi presso l’esercente commerciale, il professionista o la struttura aderente e dimostrare, quando e se richiesto, la propria età con un valido documento di riconoscimento. Si può essere sempre informati sulle offerte in corso, aggiornate in tempo reale sul sito Sparagnamm.it, per i più disparati ambiti: arte, cultura, moda, enogastronomia, sport, benessere, corsi di formazione, viaggi e turismo. Un progetto tutto incentrato sui giovani, quello di Sparagnamm.it, visto che anche per la grafica, il nome ed il logo del portale sono stati selezionati cinque ragazzi, tra le cento domande pervenute, attraverso una campagna di reclutamento avvenuta tra i social network e le università. La piattaforma è stata poi realizzata dalla Arakne Communication che si è aggiudicata il finanziamento di 40mila euro, proveniente da fondi regionali, per la creazione e la gestione per due anni. Una carta insomma che unisce la necessità di favorire i ragazzi nell’accesso alla cultura, ai servizi, al commercio ed il sostegno ai commercianti che si sono opposti al racket. Perché la creazione della carta prevede la collaborazione, tra le altre associazioni, anche del FAI (Federazione Antiracket Italiana). E proprio Tano Grasso, presidente del FAI, si dichiara entusiasta: “L’idea mette insieme due concetti chiave: la convenienza e la legalità. Di solito si ritiene che tanto più si è illegali tanto più ci sono vantaggi; noi con questa iniziativa ribaltiamo questo concetto e creiamo un circolo virtuoso. Una garanzia per il consumatore che compra sapendo che nemmeno un euro di quanto pagato andrà a finire nelle mani della camorra”. Ed anche l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Napoli Alessandra Clemente si dichiara soddisfatta del progetto, e del suo valore sociale e politico: “L’iniziativa è stata lanciata congiuntamente ad un messaggio importante: essere giovani a Napoli conviene. Questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati. Perché Napoli ha tanti ragazzi che la amano intensamente, ai quali però purtroppo non conviene viverci, ma il loro amore è talmente autentico e forte che decidono di restare, prendere parte, per cambiarla. C’è voglia di ribaltare le difficoltà, reagire e contribuire allo sviluppo sociale economico e culturale della nostra terra.”
Un intervento possibile quindi, quello della Carta Giovani, con pochi accorgimenti da parte delle istituzioni, in semplici mosse: un regolamento, moduli di convenzione per gli esercenti e per i giovani, stampa della carta. E proprio questi ultimi due passaggi che sono mancati finora all’amministrazione di Pozzuoli. Il regolamento infatti c’è, ed è stato approvato nell’ormai troppo lontano novembre 2012. Ma, come è noto, la carta ancora non esiste. E a quanto sembra, da parte dell’amministrazione Figliolia, ed in specie nella persona del consigliere Sandro Cossiga, delegato dal sindaco alle politiche giovanili, tutto è fermo. Ancora una volta un progetto banale che può contribuire, seppure in minima parte, a combattere lo stallo economico, ad invogliare i giovani ai consumi culturali, resta fermo in partenza. Ed oltre al regolamento, ci sono anche i giovani volenterosi di collaborare alla realizzazione del progetto: Noi Re(si)stiamo Qui – Pozzuoli, associazione politica che conta quattro membri tra i venticinque eletti al Forum Giovani di Pozzuoli proporrà infatti all’assise giovanile di rilevare il progetto, destinato ai giovani e quindi magari meglio gestito da essi piuttosto che dal delegato, fin ad ora palesemente manchevole. Come disse l’assessore Fumo in sede di consiglio comunale, il 29 novembre 2012, data di approvazione del regolamento della Carta Giovani: “La carta è uno strumento per i giovani, per avvicinarli alle nostre attività, al palazzo comunale”. Adesso i giovani, dopo tanto lassismo da parte delle istituzioni, chiedono il timone e di passare ai fatti, perché la Carta Giovani è possibile, come testimonia Sparagnamm.it: basta volerlo.