Torniamo a parlare di teatro e di “città della cultura” a Pozzuoli. Oggi più che mai, alla luce delle recenti sconfortanti notizie, secondo cui l’ex cinema Toledo, struttura più volte individuata nel piano triennale delle opere pubbliche come possibile teatro comunale, sarebbe stato acquistato all’asta giudiziaria da un privato, per una somma, secondo fonti ufficiose, intorno ai 200 mila euro.
Rinfreschiamo la memoria a lettori e cittadini. Era lo scorso 20 giugno 2016, quando il Consiglio comunale di Pozzuoli fu chiamato ad approvare “la proposta di autorizzazione al Sindaco a produrre apposita istanza per la partecipazione alla vendita senza incanto per l’acquisto della struttura, delegandolo (…) a predisporre apposita offerta economica”. Praticamente, quel giorno andava votato l’atto formale necessario per acquistare l’immobile individuato, premessa – indispensabile ma non esaustiva – per dotare la città di Pozzuoli di uno spazio fisico, da riempire ovviamente di progettualità e contenuti. Purtroppo non ci fu alcuna votazione, la maggioranza dei consiglieri comunali respinse di fatto la proposta della Giunta adducendo vizi di forma degli atti e la discussione, infarcita di retorica demagogica e superficiale, dimostrò molta confusione di idee e di proposte, senza riuscire a trovare soluzioni in tempi certi per salvare il progetto.
E nel silenzio distratto dei più, noi oggi torniamo a parlare di teatro e di “città della cultura” a Pozzuoli e lo facciamo ponendo alcune domande all’amministrazione, al Sindaco e all’assessore alla Cultura, ai consiglieri comunali tutti, e soprattutto a coloro che il 20 giugno con il loro voto determinarono il mancato acquisto. Per capire quali sono le prospettive nel prossimo futuro.
1) Sono stati verificati i presunti vizi di forma della delibera che giustificarono il mancato voto favorevole del 20 giugno 2016 in Consiglio Comunale? Se sì, di chi furono le responsabilità?
2) Perchè il Comune non ha più provveduto alla partecipazione all’asta giudiziaria? Per inerzia o in base ad una valutazione (negativa) di fattibilità del progetto?
3) Tra i progetti ammessi pochi giorni fa nella graduatoria della Regione Campania per gli Enti locali c’è “il completamento del complesso monumentale Toledo con rifunzionalizzazione dell’ex cinema”, per il quale il Comune di Pozzuoli ha chiesto (e ottenuto) i fondi per la progettazione. Ora che non c’è più un ex cinema da “rifunzionalizzare”, questi soldi come saranno spesi? Per il solo complesso Toledo (che già rientrava nella precedente programmazione PIU Europa)? Sarà possibile una variante rispetto al progetto iniziale?
4) A proposito di teatro e spettacoli, a che punto sono i lavori per l’area spettacolo di Villa Avellino? La consegna, più volte rinviata, avverrà in tempi utili per non perdere la prossima stagione estiva 2016?
5) Ma soprattutto: il tema del teatro comunale, inteso non solo come spazio fisico, ma anche come laboratorio per la formazione di professionisti e talenti del settore, cuore di una possibile “industria culturale”, è ancora all’ordine del giorno in questa città? Nella prossima consiliatura, su quale soluzione concreta si intende puntare?
Si faccia chiarezza e si esca allo scoperto. E’ vero, in questa città non è stato semplice parlare di politiche culturali, ma nessuno pensi di poter congelare (o strumentalizzare) questo tema, così importante per la crescita a lunga scadenza della città, nei periodi, più o meno lunghi, di campagna elettorale.
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