Il confine tra denuncia e sensazionalismo, tra informazione e speculazione mediatica è sempre più sottile. Su molti temi, soprattutto i più delicati. Pubblichiamo di seguito il comunicato ufficiale Dell’ISS (Istituto Sanitario della Sanità) relativo all’incremento di patologie tumorali nei Comuni della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, individuata in 55 Comuni delle province di Napoli e Caserta. Ci sembra opportuno perchè al momento è la fonte ufficiale che conferma, nei termini meglio precisati e su dati statistici, le preoccupazioni delle comunità di cittadini.
IL COMUNICATO del 13 gennaio 2016
I risultati sull’indagine della Terra dei Fuochi che sono stati oggetto di numerosi articoli sulla stampa ribadiscono quanto già reso noto nel maggio 2014 e pubblicato sul sito dell’Istituto, disponibile dai primi di settembre come Rapporto Istisan, come accade per molti altri studi dell’Istituto.
I dati si riferiscono al primo studio, voluto dal Ministero della Salute per mettere in opera strategie di prevenzione adeguata, in attuazione di uno specifico articolo della legge 6 del 6 febbraio 2014 relativa alla Terra dei Fuochi, l’Istituto Superiore di Sanità aveva effettuato una valutazione dei dati relativi a mortalità (2005-2011) e ricoveri ospedalieri (2005-2011) in 55 comuni delle provincie di Napoli e Caserta. In 17 di questi, serviti dal Registro Tumori dell’ASL Napoli 3 Sud, è stato inoltre possibile studiare l’incidenza delle malattie oncologiche. A luglio 2014 i dati sono stati resi disponibili sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità e nel settembre 2015 pubblicati nella serie dei Rapporti ISTISAN.
I dati relativi alla mortalità nell’età evolutiva sono analoghi a quelli osservati nel resto della Regione, eccetto un eccesso del numero di casi ricoverati nella stessa fascia di età considerata che spinge a un’attenzione particolare relativamente all’utilizzo di misure cautelative e di strategie di prevenzione mirate.
Sintesi dei principali risultati:
L’area della Terra dei Fuochi compresa nella Provincia di Napoli mostra negli uomini un’incidenza dei tumori superiore dell’11% a quella della popolazione di riferimento e una mortalità superiore anch’essa dell’11%. Nelle donne i corrispondenti superamenti sono rispettivamente del 9% e 7%. Nella Provincia di Caserta per quanto riguarda la mortalità l’eccesso è del 9% fra gli uomini e del 4% fra le donne. Un eccesso di rischio per tutti e tre gli indicatori considerati, in entrambi i generi, è stato osservato per i tumori di stomaco, fegato, polmone e vescica, e della mammella fra le donne. Nei comuni della Terra dei Fuochi della Provincia di Caserta, eccessi di mortalità e ricoveri nei due generi hanno riguardato i tumori di stomaco e fegato. Si noti a questo proposito che i dati del Progetto SENTIERI, relativo all’insieme dei Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche (44 siti di cui 23 serviti da Registri Tumori), hanno fornito analoghe stime dell’incidenza dei tumori (eccessi del 9% fra gli uomini e del 7% fra le donne).
Tutte queste patologie ammettono diversi fattori causali certi o sospetti, fra questi ultimi anche emissioni o rilasci di siti di smaltimento di rifiuti pericolosi e di combustioni incontrollate di rifiuti pericolosi e solidi urbani.
La consapevolezza del fatto che i bambini sono particolarmente vulnerabili rispetto all’inquinamento ambientale ha spinto l’Istituto a approfondire in modo particolare la valutazione dei dati relativi al loro stato di salute. La mortalità per tumori della popolazione infantile della Terra dei Fuochi non è nel complesso in eccesso rispetto a quella della popolazione di riferimento. Nei comuni della Terra dei Fuochi della Provincia di Napoli, i bambini nel primo anno di vita mostrano tuttavia un eccesso di ricoveri del 51% per tutti i tumori e del 45% per la leucemia e l’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale è più che raddoppiata. In età pediatrica (0-14 anni) si osserva un eccesso del 42% per i tumori del sistema nervoso centrale, che permane, anche se attenuato (29%), includendo l’età adolescenziale (0-19). Si tratta di dati preliminari che vanno approfonditi e per i quali sono state previste ulteriori indagini per valutare i nessi causali con le contaminazioni ambientali.
Singoli comuni possono mostrare eccessi localizzati di patologia tumorale, ad es. a Casalnuovo di Napoli (nel primo anno di vita raddoppiata l’incidenza dei tumori totali e quintuplicata l’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale; raddoppiata la mortalità per tutti i tumori nelle classi d’età 0-14 e 0-19) e a Terzigno (eccessi di ricoveri per tutti i tumori del 79% e 55% nelle classi d’età 0-14 e 0-19 rispettivamente e triplicazione dell’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale).