Pozzuoli diventa fumetto grazie alle immagini disegnate dal giovane artista Simone Prisco. Il fumetto, “Vita”, edito dalla casa editrice Douglas edizioni, è ambientato nella Pozzuoli dell’inizio del ventesimo secolo e ci racconta la storia di una donna dalla sua nascita alla morte.
La donna, attraverso la semplicità e le difficoltà della sua vita quotidiana giungerà al matrimonio con il suo uomo sfuggito agli orrori della guerra, dalla loro unione nascerà una famiglia che di generazione in generazione giunge ai nostri tempi. Il giovane autore attraverso i suoi disegni ci svela la vita di sua nonna, dall’infanzia passata tra ago e filo fino all’ultimo incontro con il nipote sul letto di morte.
Dall’opera risalta all’occhio, sia per l’incisività dei disegni sia per la parte scritta, il forte legame tra l’autore e la nonna. Legame fatto di affetto ma anche e soprattutto di insegnamenti che hanno reso Simone Prisco l’uomo che è ora, insegnamenti che si sono trasformati nella sua passione e nel suo lavoro. Simone, infatti, deve il suo amore per l’arte e il disegno proprio alla protagonista di questa storia, la quale gli ha insegnato, sin da quando era piccolissimo, a disegnare.
Le tavole del fumetto ci trasportano nella Pozzuoli del passato, quando il Rione Terra era popolato, quando dall’alto si sentivano i suoni e gli odori della quotidianità del popolo puteolano, ci riportano gli echi della guerra, le difficoltà e gli orrori di un’epoca passata, ci vanno rivivere le paure di avvenimenti terrificanti vissuti da molte persone come il terremoto dell’ottanta. La veridicità e la nitidezza delle immagini ci trasportano nella vita di questa donna emozionando sia chi quei luoghi e quei momenti li ha vissuti, sia chi è all’oscuro degli avvenimenti trattati. L’opera si conclude con l’addio del nipote alla nonna, addio intriso di gratitudine, per una donna che con la forza e la tenacia è riuscita a trasmettere la sua passione per l’arte all’uomo che oggi firma questo fumetto.