FOTO DI MARINA SGAMATO
Inaugurata domenica 8 Giugno 2014 la X edizione di Vitignoitalia, il Salone dei vini e dei Territori Vitivinicoli italiani. L’evento, realizzato da Hamlet srl con il patrocinio e la collaborazione di Unioncamere Campania, Regione Campania, Comune di Napoli e Italian Trade Agency, ospiterà fino a martedì 10 giugno, oltre 200 aziende vitivinicole nazionali e 35 buyers esteri.
Nella suggestiva atmosfera di Castel dell’Ovo, a guidare il visitatore alle degustazioni sono le tre principali associazioni di sommelier: Ais; Fisar; European Sommelier.
Il programma 2014 prevede non solo storiche verticali, ma pone l’attenzione su alcune produzioni locali, collocate all’interno dei vari antri, dislocati dal piano terra fino alle terrazze del castello. Attenzione alle produzioni d’eccellenza nazionali e regionali, come la Pasta di Gragnano Igp del Pastificio Di Martino, interpretata in loco dalla creatività dello chef Pasquale Torrente, e le dolci creazioni di Sal De Riso.
Interessante è l’applicazione mobile multilingue “Smartwine”, da decodificare con il proprio smartphone, grazie ai Qr-Code applicati allo stand delle aziende. Le informazioni aggiuntive, ricevute mediante questo servizio su vino ed azienda, stuzzicano la curiosità. Vino, cibo, eccellenze ma anche arte, con l’opera dell’artista napoletano Gennaro Regina: “Vesuvio divino”.
Tre le cantine flegree presenti alla manifestazione: Astroni; Matilde Zasso; Federiciane.
Ѐ Con Emanuela Russo di Cantine Astroni che facciamo un pezzettino della nostra degustazione, nella parte panoramica del Castello, quella con vista su Capri. La sua azienda è “una azienda napoletana, con il cuore pulsante nei Campi Flegrei”, ci racconta, “ I vitigni sono sulle pendici del vulcano flegreo più grande, gli Astroni. Da esso, si vedono Posillipo, i Camaldoli, anche essi inseriti nella caldera flegrea. Nel mezzo, c’è il Monte Nuovo, oltre puoi solo immaginare la vastità di un territorio molto eterogeneo, inserito nella Provincia di Napoli”.
Parlando di come i vini campani si posizionano sul mercato internazionale, Emanuela ci spiega il modo in cui questi “si stanno facendo spazio gradualmente, ma con costanza. Questo perché sono versatili, a passo con i tempi, con il cambiamento del gusto. Il mercato domanda vini che abbiano facilità di bevuta, verticali. I vini flegrei hanno questa attitudine. Parlo dei vitigni tradizionali. Poi, ogni cantina avrà un proprio percorso, fatto di ricerca, di sperimentazione, che punta a dimostrare che i vitigni flegrei sono autorevoli, tanto da poter competere con altri vini campani”.
Competere, ma anche essere valore aggiunto, se si tiene conto che le viti sono a “piede franco”. La strada è ancora lunga, per adesso continuiamo la nostra degustazione!